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Sintesi del progetto relativo alla scuola sperimentale.

 

Progetto di sperimentazione educativa e metodologico-didattica nella scuola dell'obbligo.
A cura della Lapis e del Centro "D. Dolci".
 
Si parte da una diagnosi della "scuola anacronistica", produttrice di malessere individuale e sociale.
E' infatti una scuola da cui

1 - esce un popolo refrattario alla lettura, una scuola

2 - afflitta da una forte dispersione che favorisce fra l'altro la criminalità; una scuola

3 - che assiste impotente al dilagare delle tossicodipendenze e

4 - alla perdita del senso della comunità.

La ragione di tutto questo: il sistema didattico è vecchio. (Non si possono risolvere i problemi di oggi
con il modo di pensare che li ha generati, Ervin Laszlo).
La sperimentazione deve dunque intervenire nel sistema didattico. Per farlo deve fissarsi degli obiettivi.
Ce ne sono di "negativi" e di "positivi".

 

Obiettivi negativi:

1 - lotta alla noia, alla scuola alienante;

2 - lotta alla dispersione scolastica;

3 - superamento dell'idea strumentale della cultura (sapere per essere, non per avere);

4 - superamento della dipendenza dai modelli, in nome dell'autonomia.

 

Obiettivi positivi:

1 - attivare l'apprendimento come processo di ricerca ("imparare a essere");

2 - promuovere, non reprimere, la curiosità, e trasformarla in metodo di ricerca;

3 - dare la consapevolezza di potere agire sui mali del mondo;

4 - abituare a ragionare in termini di interdipendenza (la realtà come sistema organico).

Si rimanda infine per l'elaborazione dei dettagli tecnici al lavoro di un gruppo di esperti.

 

 

Progetto didattico sperimentale (pagina web)

Progetto didattico sperimentale (solo testo)