FOGLIO LAPIS - FEBBRAIO - 2014

 
 

Le indagini internazionali parlano chiaro: c'è un paradossale contrasto fra la disponibilità di vari metodi per insegnare a leggere e l'amara realtà, comune a molti Paesi, di legioni di giovani che escono dalla scuola senza avere acquisito in modo sufficiente quella fondamentale capacità - Mezzo secolo fa Gianni Rodari aveva visto giusto, individuando nove modi (ma oggi sono dieci) per insegnare ai ragazzi a odiare la lettura – Un dibattito recente: che farsene dei libri?

 

Qualche settimana fa ha fatto sensazione la lettera, che sul quotidiano La Repubblica ha innescato un animato dibattito, di un musicista che dichiara di non aprire mai un libro. Semplicemente non ne sente il bisogno: suona Mozart, e ne è ammaliato, ma non avverte il desiderio di leggere la storia della sua vita, né i giudizi della critica. Immerso nella preparazione delle sue esecuzioni, dei libri non sa che farsene. Fra i lettori che hanno partecipato al dibattito, gente che legge non soltanto il giornale, c'è chi mostra comprensione (lettura, in senso lato, è anche scorrere lo spartito...) ma i più manifestano sorpresa, a volte irritazione. Del resto il caso del musicista non è certo isolato: anni fa toccò al presidente del consiglio dei ministri dichiarare che da vent'anni non apriva un libro. La questione non è soltanto italiana: un celebre campione tedesco dell'automobilismo ha più volte sostenuto pubblicamente che i libri non servono proprio a niente, e lui si guarda bene dal perdere tempo con la lettura.

Al tempo stesso ci sono statistiche italiane e internazionali che segnalano un fenomeno inquietante: non tutti i giovani escono dai loro cicli scolastici forniti di una adeguata capacità di lettura. Molti si rivelano incapaci di comprendere a fondo indicazioni scritte anche elementari, altri non sanno elaborare i significati. É chiaro che costoro si aggiungeranno alla schiera di chi non metterà mai piede in libreria né in biblioteca. Questa volta non per una sorta di rifiuto come quello dichiarato dal musicista che ha scritto al giornale, ma proprio per manifesta incapacità. É inevitabile supporre che chi è uscito dalla scuola con così scarse capacità di lettura non se ne faccia un problema, e che la sua rinuncia ai libri sia perfettamente serena e senza rimpianti.

E pensare che stuoli di specialisti sono affannati nei secoli a elaborare sempre più raffinati metodi d'insegnamento della lettura. Gli addetti ai lavori parlano di metodi sintetici, che sono quelli che partono dall'individuazione delle lettere e delle sillabe per arrivare alla comprensione delle parole; dei più moderni metodi globali, che partono invece dalla parola nella sua interezza; infine dei metodi misti, che partono ugualmente dalla parola ma per poi scomporla in sillabe o lettere e quindi ricostruirla, in modo da acquisire parallelamente la capacità di scriverla. C'è dunque a disposizione della scuola un ben munito arsenale di strumenti, che forse hanno il solo difetto di trasmettere, o di provare a farlo, una semplice capacità, non un desiderio. Forse si trascura di far considerare qualcosa di simile alla sacralità della parola scritta: fatto sta che i risultati sono quelli che sono.

E così tornano in mente quelli che Gianni Rodari individuò esattamente mezzo secolo fa come i nove modi per insegnare ai ragazzi a odiare la lettura. Eccoli, nell'ordine proposto allo scrittore: presentare il libro come un'alternativa alla tv; presentarlo come un'alternativa al fumetto; dire ai bambini di oggi che i bambini di una volta leggevano di più; ritenere che i bambini abbiano troppe distrazioni; dare la colpa ai bambini se non amano la lettura; trasformare il libro in uno strumento di tortura; rifiutarsi di leggere al bambino; non offrire una scelta sufficiente; ordinare di leggere. Il progresso tecnologico aggiunge un decimo modo: presentare il libro come alternativa a computer, tablet e telefoni “intelligenti”.

                                                          f. s. 
                                         

    


                                                  

 
 

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