FOGLIO LAPIS - SETTEMBRE 2000

 

 

Un modello educativo colombiano, già applicato anche in altri paesi, viene ora introdotto nelle scuole rurali in Ecuador - Ma per le grandi distanze, e per chi può, c'è anche la scorciatoia tecnologica di Internet

 

Le scuole monodocente di certe zone rurali dell'Ecuador vengono frequentate da bambini che soffrono di gravi problemi. La crescente povertà li costringe sempre più spesso ad abbandonare la scuola e la denutrizione, con il corollario delle malattie correlate, impedisce di frequentarla con successo. Gli insegnanti per raggiungerle in molti casi devono affrontare dei "viaggi-avventura" e sono in molti che vivono sul posto per molto tempo, essendo difficili gli spostamenti, adattandosi alla stessa qualità di vita dei residenti e percependo stipendi da fame. Le scuole a volte sono quasi delle baracche e spesso mancano di tutto il necessario.

Tra le soluzioni che il governo cerca per migliorare la situazione vi è il progetto "Escuela Nueva", che ha già dato risultati molto buoni in Colombia ed è servito come modello educativo anche per Argentina, Cile, Guatemala e Nicaragua. Attualmente nel paese ci sono 5811 scuole monodocente, cioè scuole delle zone rurali in cui un solo maestro insegna contemporaneamente ai bambini di tutte le sei classi elementari. Nella zona centrale del paese sono anche bilingui (spagnolo e quichua).

Su che cosa si basa il progetto? Per prima cosa sull'abilitazione dei maestri, perché per migliorare l'educazione nelle campagne non serve riempire le scuole di professori, ma è fondamentale invece avere un maestro ben formato e soprattutto mettergli a disposizione gli strumenti necessari per l'insegnamento, cioè aule dotate di testi, guide, materiale didattico, equipaggiamento audiovisivo ecc. Altra componente fondamentale il sapere elaborare guide scolastiche perché i bambini di un livello possano fare i compiti da soli mentre il maestro si deduca a spiegare ad un altro livello. Praticamente quello che si cerca con questo programma è di convertire il maestro in una guida: per questo è necessario che per prima cosa conosca come sviluppate strategie metodologiche per l'insegnamento in classe, come il lavoro di équipe, l'utilizzazione di mappe e mappamondo, il contatto con la natura ecc.

Il modello colombiano ha organizzato il "governo scolastico" come elemento fondamentale per adattare il bambino nella classe. In ogni grado o corso esistono un presidente, un vicepresidente, i consiglieri. Questa partecipazione permette che gli studenti abbiano maggior potere decisionale, cioè che i loro criteri possano essere ascoltati dal maestro, essi sono così un punto d'appoggio davanti a qualsiasi problema che si presenti. Anche la partecipazione della famiglia e della comunità è importante, sempre e quando la possano realizzare con autonomia, realizzando praticamente un sistema decentrato per l'educazione rurale.

Lo stato ecuadoriano investirà in questo progetto, che abiliterà 8600 maestri nel giro di tre anni, i 700 mila dollari provenienti da vari organismi internazionali quali la Banca Mondiale, l'Unicef, l'Unesco e varie ONG. Il timore à che questo denaro finisca nei meandri della corruzione e che non venga utilizzato per questo progetto, destinato a migliorare un poco la situazione della scuola, in un paese che secondo i dati ufficiali ha più dell'80 per cento della popolazione in condizioni di povertà.

Fra tre anni vi racconterò com'è andata! Intanto vi informo su un progetto di educazione alternativa che apre l'era delle aule virtuali, già funzionante in Colombia e in fase di rapida espansione. Dà la possibilità di avere l'istruzione elementare e media senza frequentare fisicamente la scuola, grazie ad Internet. Il vantaggio di questo sistema è che annulla le distanze e gli orari, fa risparmiare sui costi di trasporto e sui materiali scolastici, permette di seguire le lezioni anche a chi è lontano in piena Amazzonia, o a quei ragazzini che praticano sport ad alto livello e dunque sono spesso in viaggio. In due anni gli alunni sono diventati duecento sparsi in vari paesi, quaranta nelle elementari e gli altri nelle medie. Il costo varia fra i cento e i duecento dollari al mese, secondo il livello socioeconomico degli studenti. L'alunno può avanzare nelle materie seguendo dei moduli secondo il suo interesse, poiché non è necessario seguire un determinato ordine di studio, ma il sistema si adatta a chi studia. Poiché l'interattività è fondamentale, ogni alunno può scegliere tra quattro maestri che continuamente seguono il suo lavoro mediante un sistema di chat privato.

Tradizionalmente gli insegnanti utilizzano le prove come strumento di potere, ma la pressione dei professori e le loro sgridate provocano negli alunni una bassa autostima e generano violenza. Nella scuola virtuale l'obiettivo è che l'alunno sia responsabile di quello che apprende e questo fra l'altro garantisce che non copi. Per aumentare il controllo in Colombia gli alunni devono ogni giovedì assistere di persona alle lezioni, dove si realizzano valutazioni e si fa educazione fisica. Nei posti dove non si possono riunire si coordina con le società sportive e vengono seguiti dagli istruttori. L'avanzamento si misura con il raggiungimento di obiettivi: nello stesso grado un alunno può completare quattro obiettivi terminali e un altro quattordici, tutto dipende dall'interesse con cui il ragazzo lavora. Per chi non può collegarsi a Internet si offrono gli stessi moduli in cd rom. Ogni disco contiene la stessa materia e vengono stabilite attività di rinforzo e di recupero, però con questo sistema sono necessari un tutor e la valutazione.

Questo sguardo su due realtà così diverse tra loro, ma che convivono, ci fa notare come la distanza tra quelli che hanno la possibilità di seguire il nostro ritmo e quelli che ne vengono esclusi diventa sempre più grande e incolmabile, e forse pericolosa.

 

Emanuela Levi

 

 

 

 

 

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