FOGLIO LAPIS - OTTOBRE- 2019

 

Educazione artistica e culturale per tutti: questo il proposito del governo di Parigi – Si tratta di un'esigenza strettamente legata al principio di eguaglianza, uno dei tre affermati dalla rivoluzione di fine Settecento, figlia dell'illuminismo - Con l'aiuto dell'informatica, si sperimentano le tecniche più appropriate per centrare l'ambizioso obiettivo – Il ruolo fondamentale della musica

 

Riallacciandosi al proposito del presidente Emmanuel Macron, che aveva parlato nel suo programma elettorale dell'educazione culturale e artistica come “priorità delle priorità”, il ministro della cultura Franck Riester assicura che per realizzarlo “la dinamica è ormai lanciata”. Entro i prossimi cinque anni, promette, il cento per cento degli alunni francesi, dai tre ai diciotto anni di età, potranno beneficiare di una “ambiziosa” educazione artistica e culturale durante l'intero corso dei loro studi. Come aveva spiegato qualche tempo fa l'ex ministra Françoise Nyssen, si tratta di realizzare nei fatti quel principio di uguaglianza che è uno dei tre scaturiti dall'illuminismo e rilanciati dalla rivoluzione francese.

Per centrare l'obiettivo si fa ricorso all'ausilio dell'informatica. I tecnici del ministero dell'educazione nazionale hanno messo a punto un software, denominato Adage, desinato a monitorare scuola per scuola, regione per regione, la situazione acquisita: gli interventi d'integrazione dei programmi educativi devono infatti partire dalla conoscenza di quanto è già stato realizzato. Inoltre sarà creato un Istituto nazionale superiore per l'educazione artistica e culturale, con l'incarico di formare insegnanti, educatori e artisti e metterli in condizione di operare attivamente nelle scuole.

Del resto numerose iniziative sono già partite. Il quotidiano Le Monde riporta l'esempio della scuola Bois Blanchard di Château-Thierry, nel dipartimento dell'Aisne, dove i ventotto allievi di una classe primaria vengono iniziati alla musica classica, suonando per tre ore la settimana gli strumenti messi a loro disposizione. La loro insegnante è coadiuvata da un docente del conservatorio municipale. L'iniziativa, salutata con molto calore dai ragazzi e dalle loro famiglie, è frutto di un'intesa fra l'autorità municipale, il ministero dell'educazione nazionale, il conservatorio e l'associazione di volontari Orchestra a scuola.

Mi sarebbe davvero piaciuto, alla vostra età, vivere questa esperienza, ha detto ai ragazzi il giorno della lezione inaugurale il sindaco di Château-Thierry Sebastien Eugène. Ricorda che da ragazzo avrebbe voluto suonare la batteria ma costava troppo e dovette rinunciare. Quindi non ha avuto la possibilità di imparare a suonare, “ciò che voi potete fare nell'ambito della scuola.” Infatti è la musica che viene a voi! Si fa notare che in questo caso si tratta generalmente di bambini le cui famiglie non avrebbero mai potuto permettersi di iscriverli al conservatorio. Sono stati preparati accuratamente, con alcune sedute di sensibilizzazione durante le quali hanno ricevuto le prime informazioni sui misteri della musica. Hanno anche potuto provare gli strumenti e scegliere quello che preferivano.

 

 

 

                                                                 l. v.  

 

 


                                                  

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