FOGLIO LAPIS - OTTOBRE - 2012

 
 

Gli imprenditori della zona hanno deciso di finanziare gli studi universitari di tutti i diplomati della scuola secondaria che lo desiderino – In questo modo si raggiungono due scopi: il superamento dello steccato sociale per l'accesso all'istruzione superiore, la formazione del personale qualificato necessario alla locale economia produttiva – Un modello che sta facendo scuola negli Stati Uniti, sia pure con qualche resistenza conservatrice

 

Kalamazoo è una città del Michigan, circa a metà strada fra Chicago e Detroit, settantacinquemila abitanti, al centro di un'area metropolitana che di abitanti ne conta più di trecentomila. É una zona a vocazione industriale, con un fitto tessuto d'imprese manufatturiere. Famosa a suo tempo per le cartiere e la produzione di strumenti musicali, questa città dal nome di chiara origine indiana ospita oggi numerose imprese chimiche e farmaceutiche e stabilimenti per la produzione di birra. La crisi di questi anni ha colpito duro anche qui, con la perdita di sedicimila posti di lavoro dal 2007 a oggi. Ma secondo quanto ha riferito il New York Times in una delle sue recenti edizioni domenicali, Kalamazoo sta cercando di costruirsi un futuro investendo nell'istruzione superiore.

É un'iniziativa senza precedenti, riguarda i circa cinquecento ragazzi che ogni anno concludono l'istruzione secondaria nelle scuole della zona: per tutti costoro, se vogliono proseguire gli studi, si apre la prospettiva del college. L'istruzione universitaria negli Stati Uniti è molto cara, e finora soltanto una piccola parte di quei cinquecento diplomati poteva permettersela: gli studenti di Kalamazoo sono per quasi la metà afro-americani, dunque di condizioni economiche mediamente modeste, e per un terzo addirittura al di sotto del livello statistico di povertà. Per questo l'annuncio dato sette anni or sono da Janice Brown, la dirigente dell'ufficio scolastico locale, ha sconvolto le aspettative di promozione sociale.

Donatori anonimi, fece sapere la Brown, pagheranno le rette nei colleges del Michigan (solo a Kalamazooo ci sono tre istituti d'istruzione superiore, compresa la Western Michigan University) per tutti i diplomati usciti dalle high schools. Indipendentemente dai redditi familiari, dalle votazioni finali e anche da eventuali trascorsi disciplinari o penali. Le sole condizioni: abitare a Kalamazoo o dintorni e avere frequentato le scuole di quel distretto. Bisogna essere pratici nel valutare le cose della vita: non si tratta soltanto di una pulsione umanitaria, si tratta soprattutto di un piano volto a dare slancio, nel medio e lungo termine, all'economia della zona, e a trattenere in loco le molte famiglie tentate di emigrare. Realizzando così il principio, così spesso trascurato, secondo cui l'istruzione non è soltanto un diritto fondamentale dei singoli, ma anche il migliore degli investimenti.

Kalamazoo Promise: così si chiama l'iniziativa, e promise non è soltanto promessa ma anche speranza. Ovviamente gli sconosciuti donatori, che hanno fin qui sborsato trentacinque milioni di dollari per garantire gli studi universitari di duemilacinquecento studenti, altri non sono che gli imprenditori locali. Del resto la loro trovata ha fatto scuola: in altre venticinque città americane fra le quali la metropoli industriale e finanziaria di Pittsburgh, riferisce il New York Times, si stanno avviando o sono allo studio iniziative analoghe. Investimento nel capitale umano, lo chiamano: ma si tratta anche di un formidabile correttivo delle disparità sociali.

Il giornale newyorchese registra le reazioni di alcuni fra gli studenti interessati che a suo tempo seguirono l'annuncio dell'iniziativa. “Abbiamo aspettato a lungo che qualcuno ci dicesse che era uno scherzo”, disse uno. E un altro: “Mia madre ha pianto, siamo tre gemelli, soltanto uno poteva andare al college, ora ci andremo tutti e tre!” Ma non tutti a Kalamazooo condividono questa euforia. Oggi più del novanta per cento dei diplomati della città prosegue gli studi, e forse questo è da alcuni considerato eccessivo. Secondo un sondaggio del quotidiano locale, la Kalamazoo Gazette, il 44 per cento dei cittadini ritiene che il finanziamento dovrebbe essere pubblico, cioé con il denaro dei contribuenti, mentre un trenta per cento preferirebbe al college gratuito un aumento dei sussidi federali o di stato. Refrattario all'innovazione l'altro ventisei per cento: no, per l'istruzione superiore spendiamo già abbastanza. Evidentemente non tutti, da quelle parti, desiderano che lo steccato sociale scompaia.

                                                          f. s. 
                                         

    


                                                  

 
 

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