FOGLIO LAPIS - GIUGNO - 2017

 
 

Lo conferma uno studio condotto in Francia: condizione necessaria, anche se non sufficiente, per ottenere risultati soddisfacenti all'università è una buona padronanza della lingua – Il discorso vale anche al di qua della frontiera, così come sono analoghe le condizioni di partenza, cioè le gravi lacune ortografiche e sintattiche fra gli studenti  - La trovata di un'insegnante per indurre gli allievi a prendere sul serio la correttezza linguistica

 

L'indagine è stata realizzata in Francia e riguarda la lingua francese, ma fotografa una situazione che certamente non si limita a quel Paese: in particolare riguarda sicuramente anche l'Italia. Sono analoghe infatti le due realtà che emergono sui due lati della frontiera italo-francese. Prima realtà: la padronanza linguistica fra gli studenti universitari è in netto calo. Seconda realtà: c'è un rapporto diretto fra la  correttezza nell'uso della lingua e i risultati accademici. In altre parole: parlare e scrivere bene è condizione necessaria, anche se non sufficiente com'è ovvio, per una buona riuscita negli studi accademici. E non si tratta necessariamente di studi umanistici: l'inchiesta di cui parliamo riguarda gli studenti di economia. Anche la loro carriera universitaria è in rapporto diretto con la padronanza linguistica, e poiché questa è in calo diminuisce anche la qualità professionale dei futuri amministratori.

Lo studio pubblicato il mese scorso, di cui riferisce il quotidiano Le Monde, è stato condotto su un campione di ottocentocinquanta studenti di economia e gestione delle università di Lilla e di Parigi-Marne-la-Vallée, che sono stati invitati a perfezionare il loro francese sulla piattaforma online Projet Voltaire. Poi gli studiosi hanno analizzato le prestazioni accademiche mettendole in diretta relazione con l'uso più o meno prolungato di questa piattaforma. Ne è emerso un rapporto diretto fra qualità della lingua ed efficienza negli studi. Uno dei coautori, Yannick L'Horty, sintetizza i risultati notando che “il miglioramento della padronanza linguistica può produrre effetti sensibili sul rendimento e può essere un vettore di lotta contro i fallimenti”. Per esempio “una buona sintassi, una buona grammatica e una buona ortografia aiutano a comprendere bene l'enunciato di un problema di matematica, e a risolverlo”.

Un altro ricercatore, Loïc Drouallière dell'università di Tolone, ha studiato l'evoluzione nel tempo della competenza linguistica degli studenti di economia di uno degli atenei parigini, invitandoli a redigere un testo di cento parole. Ne è risultato che in vent'anni la percentuale di errori è più che raddoppiata, salendo dal 2,73 al 5,92 per cento. Drouallière ha fatto un altro interessante esperimento: ha inviato a enti e imprese varie duecento richieste di lavoro con altrettanti curricula, parte con errori, parte senza. Ebbene, i curricula senza errori hanno ricevuto un sessanta per cento in più di risposte d'interessamento. Dunque saper scrivere correttamente aiuta anche a trovare più facilmente lavoro: con i tempi che corrono, in Francia e in Italia, questa dovrebbe essere una formidabile motivazione a migliorare l'espressione.

Di fronte a una situazione in via di progressivo deterioramento in Francia si cerca di correre ai ripari. L'università di Parigi-Nanterre propone agli studenti del primo anno, circa settemila fra i vari dipartimenti, un modulo accuratamente studiato per ottenere rapidi miglioramenti nell'espressione, correggendo le lacune lasciate dall'istruzione primaria e secondaria. Il modulo tratta non soltanto l'ortografia e la grammatica, ma anche la scelta delle parole e la composizione di testi. In un'altra università parigina, l'Istituto cattolico, la decana della facoltà di Lettere Anne Banny sostiene che in realtà molti ragazzi conoscono le regole ma le snobbano ritenendole inutili. Forse influisce negativamente il linguaggio sincopato che si usa nei messaggi online. L'insegnante ha dunque ideato un sistema per indurre i suoi studenti a prendere sul serio l'esigenza di un corretto uso del francese: toglie un punto ogni cinque errori commessi nell'attività di scrittura. Il miglioramento è stato netto, prima il risultato peggiore era stato la perdita di sette punti, tre settimane più tardi soltanto di uno.

 

 

                                                          r. f. l. 
                                         

    


                                                  

 
 

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