FOGLIO LAPIS - GIUGNO - 2015

 
 

Ci ha provato uno studente in una scuola secondaria americana – Impaurito dalla prospettiva di uno dei tanti test che scandiscono la vita scolastica negli Stati Uniti, ha incaricato un hacker di sconvolgere il sistema informatico di un intero distretto – Computer bloccati, una cinquantina le scuole coinvolte, ma gli è andata male: lo hanno scoperto e rischia sei mesi di carcere, mentre i suoi genitori dovranno rifondere i danni

 

Ci sono vari modi per esorcizzare il panico da esame, ma quello escogitato da un diciassettenne americano, studente in una high school dell'Idaho, ha almeno il pregio di essere tecnologicamente aggiornato. Il ragazzo si è rivolto a un hacker, uno di quei personaggi che a colpi di mouse sono in grado di paralizzare i sistemi informatici, e lo ha incaricato di provvedere: questo esame non s'ha da fare, cerca di rendere inaccessibili le risorse della rete. Detto fatto: lo specialista si è messo al lavoro e per una decina di giorni, secondo quanto riferisce la Ktvb, un'emittente televisiva collegata con la National Broadcasting Company, i computer di un intero distretto scolastico, che ospita una cinquantina d'istituti, sono stati inservibili. In pratica per i ragazzi impegnati nei test è stato impossibile accedere al materiale informatico necessario, mentre il blocco si è steso anche ad altri gangli del sistema scolastico, compresi quelli amministrativi.

L'attacco ha penalizzato in particolare gli allievi di fine corso impegnati nel SAT (Scholastic Assessment Test), l'esame che apre le porte dell'istruzione superiore. Perturbato anche il servizio di pagamento degli stipendi. Naturalmente il distretto è corso ai ripari ordinando un'inchiesta, che in capo a pochi giorni ha portato all'individuazione del responsabile. É dunque scattata la denuncia, e secondo la severa legge americana a proposito di reati informatici il ragazzo rischia fino a sei mesi di detenzione, mentre la sua famiglia dovrà risarcire il danno patito dalle scuole per quella settimana e mezzo in cui sono state costrette a operare senza il supporto ormai irrinunciabile della rete.

L'episodio ha suscitato un certo allarme negli Stati Uniti, anche perché ci sono dei precedenti e si teme ovviamente nell'effetto emulazione. Alcuni mesi or sono era toccato alle scuole di un distretto della Virginia, mentre un anno fa le scuole di Kansas City, Missouri, hanno dovuto rinviare gli esami di parecchi giorni, in attesa che i tecnici ristabilissero il funzionamento dei programmi informatici compromessi. A differenza dal più recente caso dell'Idaho, quei due attacchi non hanno portato a denunce personali: particolarmente abili, gli autori erano infatti riusciti a non farsi scoprire.

                                                          l. v. 
                                         

    


                                                  

 
 

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