FOGLIO LAPIS - GIUGNO - 2010

 
 

La splendida trovata del Liceo Einstein di Torino: un gruppo di giovani dell’Aquila ospiti delle famiglie dei loro compagni torinesi, che hanno organizzato un soggiorno ricco di incontri e esperienze – L’idea era nata pochi mesi dopo il disastro, quando un gruppo di liceali dell’Einstein diede vita nella città terremotata a un programma di animazione rivolto ai coetanei abruzzesi – Poi l’iniziativa ha assunto i caratteri di vero e proprio scambio culturale

 

Sfida e novità. E poi bisogna osare! Questi sono i due ingredienti per arrivare ad un progetto innovativo come quello che ha realizzato il Liceo Einstein di Torino. Invece della solita gita scolastica, che spesso risulta una noiosa, se non addirittura una pericolosa, perdita di tempo, i docenti e gli studenti del Liceo Einstein hanno pensato ad un vero e proprio scambio culturale in cui accogliere una classe di ragazzi provenienti da L’Aquila permettendo loro di fare, ad un prezzo ridottissimo, un vero viaggio di istruzione! È accaduto a Torino dove alcuni studenti di 16 anni dell’Istituto Einstein del Liceo Linguistico e Socio-psicopedagogico hanno ospitato e accolto nelle loro famiglie 18 studenti dell’Istituto Duca d’Aosta de L’Aquila. Il Progetto è nato innanzitutto per continuare a sostenere i ragazzi abruzzesi.

In realtà la prima sfida era avvenuta nell’estate 2009. A pochi mesi dal sisma un gruppetto di studenti, sempre dell’Einstein, insieme a una loro professoressa partono come volontari per stare una settimana in una tendopoli de L’Aquila. Iniziano a seguire le attività legate alla scuola, poi, coinvolti dalla Protezione Civile del campo di Sant’Elia, i cinque studenti con la loro professoressa diventano il punto di aggregazione del campo: serate danzanti, tombolate, gite all’Acqua Park di Teramo o al teatro D’Annunzio di Pescara! La settimana è stata così intensa che le amicizie nate in quei pochi giorni, con le persone del posto, con i funzionari della Protezione civile, con i volontari della Croce Rossa sembrano legami radicati da anni. Nasce quindi l’idea di non interrompere ciò che si è instaurato e di continuare, in qualche modo, il sostegno alla popolazione aquilana. L’esperienza di gratuità vissuta nel luglio 2009 non può rimanere solo un momento fugace e conclusosi nell’arco di sette giorni.

A settembre parte quindi presso il Liceo Linguistico e Socio-psicopedagogico il Progetto Abruzzo UNITI RICOSTRUIAMO che coinvolge ben tre classi seconde (IID, IIL, IIC) e un gruppo di 4 docenti in stretta collaborazione con il Dirigente Scolastico. Nel Progetto sono coinvolte anche le famiglie degli allievi che dimostrano una disponibilità sorprendente. I ragazzi di Torino non si limitano però a dare la loro disponibilità per garantire vitto e alloggio agli ospiti abruzzesi; il loro compito è quello di mobilitarsi per rendere il soggiorno dei loro coetanei aquilani il migliore possibile! Si occupano insieme ai docenti di tutta l’organizzazione della settimana di visita: itinerari, biglietti dei pullman, degustazione di prodotti tipici, incontri culturali, serata di canti e balli e, soprattutto, visita guidata della città. Ogni studente di Torino impara a fare da cicerone! Raccoglie informazioni sulla storia della propria città, prepara una piccola presentazione su un monumento cittadino, di esercita, durante le vacanze pasquali, come giuda turistica tra le vie della città!

Arrivano poi i giorni tanto attesi della visita: 12-17 aprile 2010! I ragazzi si conoscono; la timidezza reciproca dura pochi istanti. Inizia una settimana intensa e coinvolgente. “Non ho mai guardato la televisione o giocato al computer questa settimana, prof!” dice una ragazzina alla fine dei sette giorni, quasi stupendosi di se stessa. Ogni giorno è ricco di iniziative: a scuola o in giro per la città di Torino. Si mobilita la Protezione Civile di Bolzano (presente in Abruzzo nel Campo di Sant’Elia) e quella di Torino (presente in Abruzzo nel Campo di Calascio) per un incontro con i ragazzi in cui emerge il concetto fondamentale per cui la Protezione Civile siamo noi (!) con i gesti, le decisioni e gli atteggiamenti che quotidianamente assumiamo. Si visita il centro storico di Torino, la Venaria Reale, il Museo egizio e il Museo del Cinema, la Sacra Sindone. Tutto il giorno si sta insieme, si cammina, si canta, si mangiano i panini preparati con tanta cura dalle famiglie ospitanti.

Molti sono inoltre gli episodi di generosità da parte di realtà torinesi di spicco, contattate per l’occasione: la Juventus Football Club ospita i ragazzi dell’Abruzzo per una visita speciale nella loro Sala delle Coppe con la partecipazione speciale di Pessotto; il Caffè Baratti&Milano offre la possibilità di degustare la tipica bevanda torinese Bicerin e consegna in omaggio prodotti artigianali di ottima qualità; l’oratorio salesiano Michele Rua permette di organizzare nei suoi locali la serata conclusiva della visita! Insomma, una catena di iniziative di solidarietà fatte tutte con intensità e gusto!

Sicuramente quindi l’iniziativa ha raggiunto con successo gli obiettivi prefissati sia per le attività culturali promosse sia per il coinvolgimento e l’impegno di ciascuno (docenti, studenti, famiglie), ma il contributo più grande è stato l’inaspettato arricchimento umano degli studenti di entrambe le scuole.

Alla fine della settimana così alcuni ragazzi commentano l’esperienza vissuta:

Da questa settimana ho imparato che nella vita la felicità è una cosa semplice e pulita, facile da trovare in una vera amicizia, nata anche in pochi giorni. Non credevo che in così poco tempo qualcuno potesse entrare dentro di me e rimanerci per sempre, ora invece ci credo.  Se prima avevo paura di affezionarmi tanto a qualcuno che non potevo rivedere, ora ho capito che ne vale sempre la pena. (Alessia M.)

Ora mi sento più ricca dentro, mi sento più grande, più capace di amare. (Alessia C.)

Prima cosa era per me un amico? Era una persona con cui passare i pomeriggi e basta. Ora so che un amico è un tesoro da custodire, da proteggere, la cui amicizia va coltivata. E so che durerà per sempre. (Clarissa)

Poche volte nella mia vita mi sono sentita davvero apprezzata per quella che sono, per il mio fisico, per il mio carattere. Ed è una sensazione inspiegabile. (Vanessa)

Ho imparato che davanti alle situazioni drammatiche e difficili siamo tutti uguali, proviamo tutti lo stesso orrore e che in quei momenti serve solamente restare tutti uniti per rialzarsi in piedi. I ragazzi dell’Abruzzo mi hanno fatto capire quanto siano inutili le cose materiali e quanto siano importanti gli amici che ti stanno accanto e ti sorridono sempre. (Martina)

In così poco tempo si sono create amicizie che potrebbero durare una vita. (Francesca)

Sono convinta che questo è solo l’inizio di qualcosa di grande e di vero. (Giorgia)

                                                          Cristina Zeni 
                                         

    


                                                  

 
 

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