FOGLIO LAPIS - GIUGNO - 2008

 
 

Le riforme annunciate dal governo di Parigi, legate alla necessità di risanare i bilanci pubblici, hanno incontrato l’ostilità di sindacati e famiglie – Particolarmente contestati alcuni punti: la riduzione delle ore d’insegnamento, lo sfoltimento degli organici docenti, l’aumento dell’affollamento medio per classe, la pubblicazione dei dati personali degli allievi e delle loro famiglie – In un migliaio di scuole primarie da un capo all’altro del paese si sono fatte veglie di protesta

 

Ci riuniamo per informare il paese sui pericoli per la scuola primaria delle innovazioni proposte dal governo, e per dibattere su altri modi possibili di riformare la scuola”. Così uno dei partecipanti alla “notte delle scuole”, la manifestazione voluta da alcuni sindacati di docenti e da alcune rappresentanze di genitori. Si sono dunque riuniti, e dove se non negli stessi istituti minacciati dall’incauto riformismo ministeriale: l’iniziativa ha avuto per teatro un migliaio d’istituti primari in una sessantina di dipartimenti francesi. Sono state assemblee festose, in qualche caso con tanto di spettacolini, barbecue, bambini sgambettanti in cortile, visione collettiva delle partite del campionato europeo di calcio. Ma soprattutto con la denuncia e il dibattito: cose indispensabili, affermano i promotori dell’iniziativa, se si vuole evitare un risveglio doloroso alla ripresa scolastica del prossimo autunno.

La riforma prende il nome da Xavier Darcos, attuale ministro dell’educazione nazionale, e secondo i numerosissimi critici nasconde, sotto l’etichetta di una razionalizzazione del sistema educativo, un’inesorabile strategia di risparmio volta a tagliare i costi. All’origine le disastrose condizioni del bilancio dello stato, più volte deplorate dalle istituzioni europee di Bruxelles che invitano a una drastica opera di risanamento. Risanamento significa, com’è ovvio, un arduo problema di priorità: il governo di Parigi, e lo stesso presidente della repubblica Nicolas Sarkozy che ha insistito perché si procedesse ai tagli, si trovano nel mirino della critica proprio perché hanno indirizzato la loro strategia di risparmio verso la qualità dell’istruzione.

Non a caso fra le misure più controverse c’è la riduzione delle ore d’insegnamento, con l’eliminazione della scuola la mattina del sabato, così come uno sfoltimento degli organici e un conseguente aumento del numero medio di allievi per classe. I tagli incidono inoltre sui corsi di recupero per chi ha difficoltà nella lettura e sull’iniziazione linguistica per i piccoli immigrati che non parlano il francese come lingua madre. Dunque si colpiscono proprio gli allievi che più hanno bisogno di assistenza educativa, accusano i critici. Infine, è in gioco il diritto alla privacy: la riforma prevede infatti una sorta di censimento informatico che si chiama “base alunni”, per il quale sono richiesti dati sensibili sui piccoli e le loro famiglie.

Su quest’ultimo punto il ministro Darcos ha accettato di fare una parziale marcia indietro. Certi dati di carattere sociale sono stati depennati, come quelli relativi alle caratteristiche etniche della famiglia di provenienza, alla professione e alla categoria sociale dei genitori, alla situazione familiare, all’assenteismo, alle necessità educative particolari. Ma la lotta è sempre più serrata sugli altri punti, quelli che attraverso il rapporto numerico docenti-alunni mettono in causa l’efficacia dello sforzo didattico. I sindacati degli insegnanti, ovviamente sensibilissimi al tema delle riduzioni d’organico, e i rappresentanti delle famiglie chiedono che la Francia non rinunci, per ragioni di bilancio, alla sua grande tradizione educativa e solidale. Ci sono altri ambiti sui quali calare la scure del risanamento finanziario, meno strategici della scuola che deve essere considerata per quello che è, l’investimento più prezioso per il futuro del paese.

 

                                                          f. s. 
                                         

    


                                                  

 
 

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