FOGLIO LAPIS - GIUGNO 2004

 
 

La Rete è uno strumento irrinunciabile ma è anche irta di insidie: dalle truffe alle immagini violente, fino alla pornografia – Bisogna impedire che tutto questo arrivi sui nostri monitor, soprattutto se vogliamo mettere le potenzialità del mezzo a disposizione dei bambini – Di qui una copiosa offerta di filtri, che realizzano la Carta dei diritti dei minori in rete – Un browser italiano per bambini, Il Veliero, prevede la presenza di un “nostromo” dotato di codice d’accesso

 

 

La Rete, sempre più medium privilegiato per la trasmissione di conoscenze e di formazione, spesso è utilizzata da persone senza scrupolo per fini poco leciti: materiale con contenuto pornografico, immagini violente, possibili truffe, etc. Questo, se da una parte aiuta ad incrementare l’immagine negativa che alcuni hanno di Internet e dell’informatica in generale, dall’altra stimola l’insorgere di sentimenti quali il bisogno di sicurezza e di protezione soprattutto nei confronti della componente più giovane della società.

Esigenza, quest’ultima, che si estrinseca sia sul piano più strettamente tecnologico, che su quello legislativo. Infatti, è del 4 febbraio 2004 la promulgazione della Carta dei diritti dei minori in rete da parte del Consiglio Nazionale degli Utenti,  e del 19 novembre 2003 la sottoscrizione del codice Internet@Minori, da parte dei gestori di providers: questi si sono impegnati ad offrire una serie di servizi attenti ai più piccoli, quali l’accesso filtrato, oppure ad indirizzare i propri clienti verso aziende in grado di fornirli.

Come è facile immaginare, i providers hanno imboccato la strada a loro più congeniale, ed è per questo che nel giro di pochi mesi si è potuto assistere all’immissione sul mercato nazionale di prodotti Adsl con filtro quali: Virgilio Adsl Family, Tiscali Adsl Sicura, Wind Disco Verde, Alice Family. Anche se fra le varie tipologie di offerte sussistono differenze sostanziali, il principio che le accomuna è l’inibizione di siti considerati poco adatti ai più piccoli tramite uno sbarramento (firewall) remoto, sito sul server del provider.

Sull’onda lunga della navigazione filtrata, intendiamo segnalare che recentemente è appena giunto sul mercato un nuovissimo browser per bambini, che è anche un servizio web: Il Veliero.  Si tratta di un prodotto tutto italiano distribuito dalla SAM s.r.l. e se è vero, come dicevano gli antichi, che nomen omen, intende aiutare i più piccoli a navigare verso acque sicure.

Dotato di un’interfaccia semplice ed accattivante è un servizio per abbonati, ai quali viene chiesto semplicemente di collegarsi al server de Il Veliero, tramite il proprio gestore, su cui è installato un sistema di filtri di tipo “parental control”, ed impiegare il browser in dotazione per lasciarsi guidare all’interno di una serie di percorsi sicuri ed appropriati in quanto precedentemente esaminati dal Capitano (il garante dei siti abilitati) e dai Timonieri (lo staff della società proprietaria del servizio e che collabora con il Capitano nella selezione dei siti da abilitare o disabilitare).

L’accesso ai siti da visionare avviene tramite l’utilizzo di un piccolo motore interno o selezionandoli direttamente tramite categorie. Al momento esse sono: giochi, siti in inglese, curiosità, storie e filastrocche, natura, personaggi, di tutto un po’.

Da questo si evince che il principio fondamentale non è quello della “black list”, una lista sempre aggiornata di siti sconsigliati, ma della “white list”, ossia un bacino di siti  abilitati dallo staff del Veliero. Si tratta del modello “walled garden” o “giardino recintato”, in cui tutto è proibito tranne quello esplicitamente permesso.

Un ruolo determinante, tuttavia, è recitato dall’amministratore  d’ambiente. Al  momento dell’installazione, infatti, è possibile definire il Nostromo (il genitore, l’educatore o l’insegnante)  che tramite password è in grado di gestire la supervisione del computer in uso e di monitorare costantemente l’attività dei Naviganti (i singoli utenti). E’ anche possibile optare per una “navigazione” individualizzata multiutente gestendo l’equipaggio della singola postazione, fino ad un massimo di quattro utenti.

Altra opzione riservata al Nostromo è quella di attivare o disattivare la “sentinella”. Si tratta di un filtro software che permette di gestire il blocco ad altri browser presenti sul computer, stabilire un tempo massimo di connessione giornaliero, attivare o disattivare la chat, monitorare i messaggi in entrata ed in uscita, abilitare la visione di siti esterni.

Ad impreziosire le funzionalità de Il Veliero ci pensano tre personaggi animati, basati su tecnologia Agent di Microsoft, che a voce spiegano l’uso del browser, animano la chat e guidano il bambino nella navigazione personalizzata. Essi sono Lulù, Cami e Jack.

Al momento attuale esiste una versione “Famiglia” ed è in corso di preparazione una versione “Scuola”, potenziata rispetto alla precedente, con funzioni server e particolarmente adatta per un impiego in una LAN d’istituto. I primi ragazzi  ad usufruire di questa opportunità saranno quelli piemontesi, infatti, è appena stata stipulata una convenzione tra la società produttrice del software e la Direzione Generale Regionale per il Piemonte per distribuire gratuitamente per un anno la licenza de Il Veliero a tutte le scuole dell’obbligo.

E’ anche possibile, per chi lo desiderasse, testare gratuitamente il software per trenta giorni tramite download dal sito www.ilveliero.info.

Per quanto riguarda gli eventuali limiti, c’è da dire che è utilizzabile esclusivamente da utenti Windows e la lista dei siti accessibili, per il momento, ci sembra piuttosto ristretta, tanto da farlo apparire più che un Veliero una barchetta.

Tra i punti di forza, invece, quello di essere un prodotto che può competere a ragione con “kids browser” molto più famosi, quali ChiBrow (www.chibrow.com) e KiddoNet (www.kiddonet.com) e di essere estremamente versatile, in quanto chiama gli utenti ad esprimere le proprie opinioni, a confrontarsi in chat, a segnalare eventuali nuovi siti o possibili “acque inquinate”. L’intenzione ci sembra essere quella di creare una comunità attiva, collaborativa e attenta alle nuove opportunità offerte dalla Rete.

Tuttavia, non ci resta che ribadire ancora una volta che, affinché la navigazione in Internet sia un’esperienza positiva, occorre che i ragazzi siano accompagnati e controllati dai genitori, come nel mondo reale, anche in quello virtuale. La famiglia e/o la scuola, le principali agenzie formative, non devono in alcun modo abdicare al loro ruolo educativo, a favore di qualsiasi software per quanto evoluto ed efficace possa essere.

                                          Clemente Porreca

 

 
 

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