FOGLIO LAPIS - GIUGNO 2004

 
 

A quasi sette anni dall’inizio dell’attività, la Lapis concentra la sua azione su un insieme di cinque proposte, tenute insieme dal filo dell’educazione alla legalità e dell’integrazione dei potenziali “dispersi” di varia natura – Dal problema dei rumori molesti al rapporto con le istituzioni, al ruolo di ponte fra le culture della musica, dell’arte e dello sport – In autunno prenderà il via una mostra, che sarà ospitata in varie città, di libri di lettura provenienti da ogni parte del mondo

 

 

Chi frequenta il nostro sito conosce i cinque progetti nei quali si concentra in questa fase della sua esistenza l’azione della Lapis. Si tratta delle proposte che abbiamo denominato “Non rompermi i timpani” (www.fogliolapis.it/timpani.htm), “Nascere bene” (www.fogliolapis.it/nascere.htm), “I bambini ci guardano” (www.fogliolapis.it/bambini.htm), “Imparo a leggere e scrivere (www.fogliolapis.it/abbecedari.htm) e “May 31 (www.fogliolapis.it/may.htm). Per i dettagli di ogni singolo progetto rimandiamo alle informazioni accessibili a questi indirizzi, ma intanto ci preme sottolineare lo spirito d’insieme che accomuna queste iniziative. C’è infatti un filo che lega le nostre proposte, nonostante siano in apparenza così disparate: un duplice filo perché da una parte si chiama educazione alla legalità, e recupero del senso dello Stato attraverso un buon rapporto con le istituzioni, mentre dall’altra si chiama integrazione nella scuola, dunque nella società (o, se si preferisce, nella società attraverso la scuola) di tutti quei bambini e ragazzi che per varie ragioni possono considerarsi potenziali vittime della dispersione.

Obiettivi ambiziosi, come si vede, ma non irrealistici, perché se ognuno di noi porta la sua piccola pietra, alla fine l’edificio di una società più armoniosa, di cui una scuola efficiente e solidale dovrà essere la struttura portante, potrà essere completato. Le nostre piccole pietre sono appunto queste iniziative, che abbiamo lanciato con il concorso prezioso delle istituzioni dello Stato, a cominciare dal Ministero dell’Interno, da numerose Regioni e Province, da molti Comuni, da molte ASL, da numerose scuole e dalle forze dell’ordine. Naturalmente il nostro è un “lavoro in corso”, e ci auguriamo che altre città, altre istituzioni e altre scuole accolgano le nostre proposte. Ci auguriamo che il prossimo anno scolastico sia l’occasione per una sempre più ramificata realizzazione locale di questi progetti.

Intanto possiamo anticipare che una di queste iniziative, “Imparo a leggere e scrivere”, sarà lanciata proprio a ridosso dell’apertura dell’anno scolastico, il prossimo mese di ottobre, in quella stessa città di Arezzo che vide sette anni fa la nascita della Lapis. Il Comune di Arezzo sarà infatti il primo ad ospitare la mostra di libri di lettura provenienti da ogni parte del mondo, con la quale intendiamo offrire agli specialisti, agli insegnanti, ai ragazzi delle scuole e ai semplici curiosi una panoramica di grande interesse sui modi della prima alfabetizzazione. La casa editrice Fatatrac di Firenze ha in preparazione il catalogo illustrato bilingue, italiano e inglese, che s’intitola “Le parole del mondo”. Successivamente la mostra “migrerà” in varie altre sedi: già numerose città e biblioteche si sono fatte avanti per prenotare l’allestimento dell’esposizione.

Anche un’altra delle nostre iniziative che coinvolge i Comuni, “Non rompermi i timpani”, ha suscitato un vasto interesse. Alcune città del Sud, per esempio Caltanissetta, hanno già affisso i manifesti di questa campagna anti-rumori firmati da Suor Maria Rosa Guerrini. È una campagna di cui ci preme sottolineare la doppia valenza: da una parte l’educazione acustica è parte dell’educazione alla legalità (perché i rumori molesti si configurano come reato penale), dall’altra è una crociata per la salute: perché l’esposizione prolungata a dosi eccessive di decibel può comportare danni psicofisici molto rilevanti. Ci piace ricordare che proprio in questi giorni è giunta notizia da New York che anche la metropoli americana, la capitale del mondo come qualcuno la chiama, ha dichiarato guerra ai rumori.

Ancora più strettamente caratterizzati nel senso della legalità sono i progetti “Nascere bene” e “I bambini ci guardano”. Il primo si propone per così dire di strangolare in culla il mostro dell’emarginazione, e della dispersione, che minaccia i bambini venuti al mondo in contesti di disagio familiare o sociale. Molte ASL si sono dette interessate e hanno allacciato i necessari contatti per dare corso all’iniziativa, che si rivolge alle madri in attesa desiderose di garantire ai loro figli un completo sviluppo delle potenzialità. Quanto a “I bambini ci guardano”, ha come obiettivo il recupero di un buon rapporto delle giovanissime generazioni con lo Stato, visto soprattutto attraverso l’immagine dei tutori dell’ordine: polizia di stato, carabinieri, guardia di finanza, corpo forestale, vigili del fuoco, vigili urbani, di cui si propone un denso interscambio con le scuole.

May 31” è un’iniziativa nata alcuni anni fa, che in questi ultimi tempi è stata ripresa e rilanciata con una particolare accentuazione dell’aspetto musicale. Si tratta cioè di valorizzare la musica come linguaggio universale (caratteristica che condivide con l’arte e lo sport, gli altri due capisaldi della nostra proposta) capace di unire oltre le differenze: pensiamo in particolare alle differenze etniche e all’importanza che può avere, agli effetti di un’armoniosa integrazione dei ragazzi stranieri, lo scambio di tecniche ed esperienze musicali dei vari Paesi di provenienza.

Mentre ci avviamo alla breve stagione delle vacanze, ci sembra francamente di avere fatto un buon lavoro, di avere seminato qualcosa che sta già germogliando e presto darà buoni frutti. Ne riparleremo in ottobre, alla ripresa della scuola e delle nostre fatiche di ostinati inseguitori del miraggio di una società giusta, capace di dare a tutti la possibilità di farsi avanti, senza lasciarsi alle spalle emarginati e dispersi.     

                                             Marilena Farruggia Venturi
                                           presidente della Lapis

                                                                                                 

 

 
 

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