FOGLIO LAPIS - GIUGNO 2000

 
 

 

La società rifiuta ai professionisti dell'istruzione una posizione adeguata alla straordinaria importanza del loro ruolo - Si tratta di un problema comune a molti paesi - I risultati di un'inchiesta negli Stati Uniti, e lo scandalo americano dei test contraffatti

 

Teacher of the Year, insegnante dell'anno. E' un riconoscimento tipicamente americano che premia, a livello federale e dei singoli Stati, i docenti che hanno raggiunto i migliori risultati didattici. Due organizzazioni di studio sui problemi dell'istruzione hanno scelto proprio fra i premiati il campione per una loro inchiesta sul ruolo e la condizione della classe docente. Quattrocento titolari del riconoscimento hanno dunque risposto alle domande degli intervistatori, offrendo un quadro problematico della loro professione e soprattutto del loro prestigio sociale. Il problema è acuito dal fatto che i problemi della categoria si riflettono direttamente sugli organici, si lamenta infatti negli Stati Uniti una crescente carenza di personale docente. Secondo i dati del dipartimento federale dell'educazione, di qui al 2002 ci sarà bisogno di più di due milioni di nuovi insegnanti.

Come fare per indirizzare verso questa professione tanti giovani in possesso delle necessarie qualità? La risposta dell'ottanta per cento del campione è assai pragmatica: date loro più soldi, e garantite loro un maggiore rispetto. Altrimenti quei giovani, che vivono, non dimentichiamolo, in un paese in cui la disoccupazione intellettuale praticamente non esiste e vengono ovviamente corteggiati dalle nuove professioni tecnologiche, staranno alla larga dai banchi di scuola: anche se la loro vocazione e la loro preparazione potrebbero avviarli proprio in quella direzione.

Nella diagnosi del fenomeno, i professori americani sono polemicamente rivendicativi. Accusano stampa e opinione pubblica di denigrarli con estrema facilità, facendone i capri espiatori di ogni problema che riguardi la scuola. Secondo quanto riferisce un dispaccio della CNN (9 maggio 2000), una maestra d'asilo della Georgia parla addirittura di accanimento politico nei confronti della professione docente: di tutto ciò che non va nella scuola, dice, perfino della violenza, si scarica la colpa su di noi. Un professore della California lamenta la sistematica esclusione della categoria dai dibattiti e dalla decisioni sull'istruzione e sulle riforme scolastiche. Altri accusano gli istituti di lesinare sulle attrezzature e persino sugli strumenti personali di lavoro.

C'è poi la questione degli stipendi. Una insegnante di storia della Florida dice che nella sua classe ci sono dei ragazzi ai quali non dispiacerebbe la professione docente. "Ma poi danno un'occhiata alla mia macchina, la confrontano con la loro e si chiedono perché mai non dovrebbero indirizzarsi a un mestiere un po' meglio pagato". I bassi stipendi, dicono molti fra gli insegnanti intervistati, non sono altro che il sintomo di un carente rispetto. Eppure il nostro, insistono, in qualsiasi società è il lavoro più importante.

C'è dunque un problema di collocazione sulla scala sociale, negli Stati Uniti come in Italia e in Francia, dove il nuovo ministro dell'Educazione nazionale Jack Lang ha subito posto l'accento, assumendo le sue funzioni, sulla necessità di recuperare il prestigio della classe docente. Ma c'è anche, in America, un problema di competitività risolto a volte in maniera assai discutibile. Come ha riferito recentemente il Washington Post (2 giugno 2000), si moltiplicano le denunce di irregolarità nei test di valutazione degli alunni. L'irregolarità consiste nel fatto che le risposte vengono in qualche modo suggerite, in modo che il risultato sia superiore alla reale preparazione della classe. In poche parole: voti più alti garantiti agli alunni perché è proprio sulla base di quei risultati che poggia la carriera del docente.

Il quotidiano della capitale parla di test preparati prima in brutta copia, e trasferiti sui moduli ufficiali soltanto dopo adeguate correzioni, di un insegnante che tiene un foglio con le risposte giuste sulla cattedra accanto a un temperamatite, invitando l'uno dopo l'altro i ragazzi a servirsene. La polemica s'intreccia con le critiche al sistema di valutazione attraverso i test, che molti insegnanti considerano inadeguato. Fatto sta che proprio a questo strumento discusso vengono legate le sorti professionali dei docenti, e ritornando all'istituzione dei Teachers of the Year viene spontaneo chiedersi quanti fra costoro abbiano conquistato il riconoscimento proprio barando sui test.

 

r.f.

 

 
 
 

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