FOGLIO LAPIS - FEBBRAIO - 2019

 
 

Uno sciopero di sei giorni degli insegnanti ha praticamente paralizzato il secondo distretto scolastico degli Stati Uniti per numero di allievi – Un costo stimato sui 125 milioni di dollari – I docenti in agitazione hanno ottenuto l'appoggio di altre categorie professionali - Alla fine è stata raggiunta un'intesa, qualificata come “storica” dagli interessati

 

A Los Angeles la vita è piuttosto cara, gli insegnanti di questo affollatissimo distretto scolastico (il secondo degli Stati Uniti per numero di alunni, sono circa 600 mila a frequentare le scuole pubbliche nella metropoli californiana) erano in difficoltà con il loro stipendio medio di 75 mila dollari l'anno, che fra l'altro costringe molti di loro ab abitare lontano dai carissimi quartieri residenziali in cui si trovano molte scuole. É vero che la loro retribuzione è decisamente superiore alla media nazionale (59 mila dollari), ma è altrettanto vero che è largamente inferiore, per esempio, a quello che incassano gli insegnanti dell'altra metropoli americana, New York City: 88 mila dollari.

Va ricordato che negli Stati Uniti il sistema educativo è organizzato non a livello federale ma dai singoli stati. Ancora meno confortante la condizione dei giovani docenti al primo impiego, che a Los Angeles sono retribuiti con 44 mila dollari l'anno contro i 57 mila di New York City. Per questo lo sciopero proclamato dal sindacato dei docenti ha avuto un seguito compatto, e per sei giorni ha praticamente paralizzato le attività scolastiche.

É  stato uno sciopero davvero popolare: manifestazioni di supporto sono arrivate dal mondo politico, sindacale e dello spettacolo. I vigili del fuoco, che proprio in quei giorni ospitavano un convegno della loro associazione internazionale, hanno marciato per le vie della città inalberando cartelli di appoggio ai docenti in agitazione. Intanto le autorità scolastiche cercavano di tenere aperti gli istituti, ma in quei giorni li ha frequentati soltanto una piccolissima frazione dei 600 mila allievi. Fra l'altro i supplenti chiamati in causa non sono certo bastati a colmare i vuoti, e molte cattedre sono rimaste deserte.

Lo sciopero è durato sei giorni, e poiché i finanziamenti alla scuola pubblica sono commisurati alla frequenza quotidiana, alla fine è venuto a costare una cifra che supera i 125 milioni di dollari. Molte famiglie hanno tenuto a casa i figli anche nell'auspicio che questa perdita di risorse potesse portare più facilmente a una soluzione della vertenza.

E proprio così è stato: dopo sei giorni di paralisi quasi totale del sistema scolastico pubblico, il sindacato degli insegnanti ha raggiunto un'intesa immediatamente qualificata dagli interessati come “risultato storico”. La protesta verteva non soltanto sulle retribuzioni, ma anche su altri due punti: le classi troppo numerose, a volte fino a quarantacinque alunni con conseguente difficoltà di attenzione individuale ai singoli, e l'insufficienza del personale ausiliario.

Successo dunque su tutta la linea, per gli insegnanti di Los Angeles affetti da mal di cattedra: le retribuzioni saranno aumentate del sei per cento, mentre le autorità scolastiche si sono impegnate a rinfoltire gli organici dei docenti in modo da ridurre il numero medio di alunni per classe, e quelli del personale ausiliario per permettere ai docenti di concentrarsi sulla didattica.

 

 

                                                          f. s.                                    

    


                                                  

 
 

Clicca qui per iscriverti alla nostra newsletter!

 

Torna al Foglio Lapis febbraio 2019

 

Mandaci un' E-mail!