FOGLIO LAPIS - FEBBRAIO - 2008

 
 

Siamo abituati a denunciare la scarsissima propensione alla lettura degli italiani, ma non sempre si va alla ricerca delle cause – Ecco che cosa ne pensa l’animatrice di una Libreria per ragazzi a Torino – La sua diagnosi chiama in causa la scuola, dove il libro sottoposto a vivisezione viene in pratica condannato a morte – Come indurre a leggere attraverso esperienze di gioco – L’importanza della lettura a voce alta

 

Come ogni anno eccoci di nuovo a parlare degli italiani che non leggono, perchè è vero, il bel paese ha una quota significativa di cittadini illetterati, soprattutto se confrontati con i paesi scandinavi o soltanto rispetto alla Gran Bretagna, Germania o Francia, per non parlare dei paesi dell’est europeo. Il territorio dei lettori è vasto, infatti mi occuperò di giovani lettori e di libri per ragazzi.

Non possediamo la storia della letteratura popolare anglofona, né abbiamo avuto lo sviluppo di autori per l’infanzia come la Gran Bretagna, eppure anche in Italia ci sono molti autori che scrivono libri per ragazzi. Anche  da noi si comincia a leggere all’età giusta, cioè nell’infanzia e nell’adolescenza poi, stranamente, ci perdiamo i lettori per strada, perchè?.

E ogni anno puntuali riprendiamo l’argomento, si moltiplicano le interviste a sociologi, psicologi, psicologi dell’infanzia e dell’adolescenza, ciascuno a tentare una ricetta. Ma in realtà nessuno con una soluzione, una proposta che non sia l’imperativo, “bisogna leggere”, ma c’è una soluzione?

Il quotidiano La Repubblica, qualche settimana fa, ha dedicato un inserto speciale alla lettura dei ragazzi e ha pubblicato una lista: “i cento libri che i nostri figli devono leggere“ riprendendo un articolo del Daily Telegraph, “i cento libri che ogni bambino dovrebbe leggere“, per l’infanzia e l’adolescenza.

Se andiamo a vedere i titoli troviamo, Tom Sawyer, Peter Pan, Oliver Twist, Lord Jim,  Robinson Crusoe, I ragazzi della via Pal, tra gli altri. Ma questi titoli sono adatti allo scopo per il quale sono stati individuati? Sono davvero quelli, i libri che i bambini, gli adolescenti, dovrebbero leggere?

Potrei definirmi un lettore tardivo, non so se per la dislessia di cui mi sono accorto, tardi, di avere, alla quale nessuno badava, oppure perché la mia maestra diceva ai miei genitori che “dovevo leggere” ma ho un’idea del perché i ragazzi non leggono o smettono di leggere. Credo che sia l’assenza del fascino che si prova di fronte a qualcosa che non si conosce e si desidera conoscere o a cui si voglia appartenere.

Il libro con il suo lettore/ lettrice prende vita, è la storia alla quale si decide di appartenere che lo rende tale. I ragazzi desiderano appartenere ad una storia perché appartenere da loro il senso della vita. Il libro possiede i percorsi delle storie in cui dove ci si riconosce e che permetteranno la costruzione della storia di ciascuno.

Siamo entrati in luogo di esperti, nella Libreria per Ragazzi a Torino, per cercare di conoscere la risposta alle domande, perché i ragazzi smettono di leggere? o perché non leggono? e abbiamo cercato qualcuno che ci raccontasse una storia convincente e a suo modo ci affascinasse.

Le librerie per ragazzi non sono come le altre, hanno almeno un  soppalco, ci sono libri colorati ad altezza di bambino, scaffali che nascondono altri scaffali, ovviamente una scala che porta al soppalco, che si intravede, e poi bambine, bambini, mamme, ma di quelle moderne, quelle della pubblicità dell’auto Idea, che fanno la danza della Haka degli All Black, prima di affrontare la giornata e si salutano con “ah quello l’ho gia letto, te lo passo“, per cui non si capisce per chi stiano comprando il libro rosso che il bimbo, più o meno 2 anni, gli sta porgendo. Perfetto, siamo in una commedia del grande Bardo, William Shakespeare. La scala, tende, soppalchi, anfratti, scaffali alti, angoli scuri, ……

Siamo nella libreria di Katheleen Kelly per intenderci, “The shop around the corner“ in italiano è la libreria del film,“C’è posta per te“ e la nostra Meg Ryan è Anna Parola, ha lo stesso piglio, le stesse manie, la stessa passione compulsiva, anche i capelli sono biondi e corti , si chiama Anna Parola, perché stupirsi.

Anna Parola: “É la scuola che fa smettere di leggere!” ci risponde subito, quando cerco di capire che cosa accade nel mondo dei giovani. I ragazzi leggono, poi ad un certo punto smettono.

D: Secondo lei, perchè?

AP: Perchè i genitori smettono di legger loro libri, articoli, racconti, così anche loro smettono.

Ero a Pinerolo in una libreria e facevo una lettura ad alta voce, c’era una bambina molto seria che ascoltava, entra una madre con aria severa e indispettita, prende la bambina e la porta via dicendo che la lettura è una perdita di tempo.

D: Nell’articolo de La Repubblica viene dato molto spazio ai libri per ragazzi facendo riferimento ad un elenco di libri. Secondo l’inchiesta, questi sono i libri che i ragazzi devono leggere.

AP: Quelli sono libri ai quali i ragazzi arrivano quando decidono di leggere.

Il mondo si divide in due categorie: il primo popolato dai grandi lettori, onnivori, che leggono di tutto, saggi, narrativa, romanzi, altri libri di ogni tipo, poi ci sono gli altri, sono quelli che dobbiamo convincere, l’elenco citato nell’articolo si riferisce ai classici, non si possono offrire classici ai ragazzi, hanno traduzioni difficili, sono fuori del tempo.

D: E gli scrittori contemporanei?

AP: Vi sono molti narratori moderni tipo Roald Dahl, quello che ha scritto, le streghe,o, gli sporcelli,  la fabbrica di cioccolato, dal quale è stato tratto l’omonimo film,  storie che catturano, che affascinano, non ha importanza che facciano paura.

Ci sono bravi autori anche tra gli italiani come Bianca [1]Pitzorno o Roberto [2]Piumini

D: Perché la responsabilità è della scuola, che accade?

AP: Perché far leggere i ragazzi è una magia e la magia ha bisogno di trucchi.

Gli insegnanti non credono alle magie e il libro improvvisamente diventa un oggetto, non una storia.  Si comincia a chiedere la scheda del libro, che è una sorta di vivisezione, così il libro grida, soffre, poi smette di vivere, smette di appartenere a chi lo legge, ….muore

Una storia affascina perchè stabilisce un’appartenenza e chi lo legge entra nella storia, non l’ha notato?

D: La, Libreria per Ragazzi, nasce 35 anni fa, che ha fatto per conquistare i suoi lettori?

AP: Libri in gioco: abbiamo inventato un gioco, (Eros Miari lo ha inventato e io collaboro), che abbiamo lanciato con il Salone del Libro e che ora coinvolge non soltanto in Piemonte, 500 classi dalla 4 / 5 elementare e della media

Noi inviamo alle scuole un elenco bibliografico di 120 libri per le elementari e 120 per le medie

Ci sono le tappe e ognuna prevede 3 / 4 giochi, dove i ragazzi leggono e cercano le risposte

Il “premio”, che non è un premio nel senso tradizionale, consiste nell’invitare al Salone del Libro i ragazzi delle classi che hanno superato le tappe, per le finali di 2 giorni

Il gioco si svolge tutto in rete, i ragazzi si incontrano, di persona, soltanto durante le gare finali.

In parte dormono a Torino, in parte vanno e vengono dai luoghi di provenienza.

Il gioco parte a gennaio e si conclude a maggio con il Salone

D: Qual è la vostra storia?

AP: La nostra libreria è stata aperta 35 anni fa

Noi leggiamo tutti i libri in catalogo. Siamo 4 socie e una dipendente, ciascuna si è specializzata in un settore, narrativa, fantasy, racconti e così via.

Noi leggiamo i libri ad alta voce a bambini e adolescenti da 2,5 anni a 7/8.

La lettura dura un’ora, dipende dal gruppo, da come funziona.

La stessa cosa facciamo con le classi che invitiamo in libreria. Nelle scuole organizziamo mostre.

D: Ma il libro,che cos’è?

AP: tante cose ………..

Roberto Denti ha 85 anni e  ha fondato le librerie per ragazzi in Italia. A Milano la prima, la sua 37 anni fa ed era la più grande d’Europa.

C’è un progetto “Nati per leggere”  dove i pediatri ad esempio per i bambini agitati consigliano la lettura con una ricetta, come terapia, e funziona, i bambini si calmano.

Si fanno corsi pre-parto  per le mamme per la preparazione alla lettura

D: Ma la domanda è sempre la stessa, perché non leggono i ragazzi?

AP: Un  problema sono le famiglie, che prestano meno attenzione. Man mano che i figli crescono i genitori non leggono più a alta voce perché pensano che non ne abbiano bisogno.

C’è una rivista, Fuori Legge, gestita da  Eros [3]Miari. Gruppi di bibliotecari, insegnanti, anche librai,  organizzano, gli avamposti, ragazzi più grandi che raccontino per i più piccoli che cosa si legge e perché.

L’idea è quella di cogliere la fascia di età durante la quale i ragazzi smettono di leggere che si attesta tra i  12 / 14 anni.

D: In libreria i ragazzi vengono perché la conoscono, magari se devono spostarsi non sono più interessati.

AP: Non è vero! A gennaio c’è stato un incontro con Anne [4]Fine, scrittrice britannica, tra i suoi libri Mrs DoubtFire, è stata una sorpresa, 200 tra adolescenti bambini in prima fila a Piacenza alle 4 del pomeriggio hanno ascoltato per due ore in silenzio l’autrice tradotta.

D: Che cosa leggono gli adolescenti?. Tra i libri che leggono i ragazzi ve ne sono di quelli, ridicoli penosi, non so come definirli?

AP: certamente, ad esempio, Scusa ma ti chiamo amore, di Federico [5]Moccia, è un libro vuoto. È la forma della scrittura che cattura, perché è scritto come un serial o una soap – opera, non smetti di vederla fino che non hai finito, ma la storia è identica a se stessa, ogni volta.

AP: ma vi sono storie che affascinano come, Qualcosa in comune, di Anne Fine, nel quale si scopre che gli asterischi dei registi scolastici vicino ai nome degli studenti, corrispondono a bambini con genitori separati, bambini che abitano con i nonni o che sono sballottati da una famiglia all’altra.

D: Farebbe una lista di libri che i ragazzi devono leggere?

AP: Non c’è classifica per i libri che i bambini devono leggere. Quella di Repubblica è di classici, ma come ho detto sono difficili.

Il libro è anche una moda. Il lettore ha una vita autonoma, si sceglie i libri che vuole leggere

D: E dei film, ad esempio Matilda, che ne dice ?

AP: Ci sono molte ragioni o strade che portano a leggere, il film è una di queste, lavoro molto con Sara Cortellazzo della [6]Aiace,

D: Quale potrebbe essere allora la sua classifica?

AP: le cento circostanze, occasioni che portano a leggere un libro: un incontro, una parola con un certo suono, un film, ascoltare qualcuno, perdersi con la mente, vedere un viso esotico, guardare un paesaggio, guardare un cane che gioca, ridere per una cosa buffa.

AP: I ragazzi leggono molto di più degli adulti.

Far leggere è anche una questione di trucchi, far vedere agli adolescenti che i libri in alto negli scaffali li potranno leggere più avanti, con la scusa che sono per ragazzi più grandi. I libri vietati;  leggere ad alta voce interrompendo la storia per una qualche ragione.

Trucchi e circostanze

AP: Noi siamo fermi al decalogo del piacere di leggere di Pennac ma è per adulti e comunque non si convince nessuno  a leggere dicendo che leggere è piacevole, il piacere è individuale.

Alessia Cantucci, attrice di teatro, lettrice di libri, ha uno spettacolo “Per questo resisto” : lo spettacolo ha una colonna sonora rock e parla di ragazze “resistenti” e di olocausto. È per ragazzi, e sono affascinati.

Grazie, a presto.

 

Sitografia

1940's The Shop Around the Corner to the Internet Age, You've Got Mail

http://www.lalibreriadeiragazzi.it

http://www.liberweb.it/index.php?module=CMpro&func=viewpage&pageid=707

http://www.youtube.com/watch?v=3-Snj4IGN3Q

http://www.roalddahl.com

http://www.robertopiumini.it

http://www.mymovies.it/dizionario/recensione.asp?id=3905

http://www.aiacetorino.it

http://www.annefine.co.uk

http://www.natiperleggere.it/

 



[1] Bianca Pitzorno, riportiamo alcuni riferimenti vista la vasta bibliografia. Alla Pitzorno si deve il primo esempio italiano di "scrittura junior al femminile" che appare nel 1989 presso Arnoldo Mondadori con il romanzo Speciale Violante dove viene affrontato il tema delle telenovelas, davanti al piccolo schermo e dietro le quinte e, sempre nello stesso anno, scriverà la sua prima raccolta di racconti umoristici Parlare a vanvera.Nel 1990 pubblica con Arnoldo Mondadori un romanzo a carattere psicologico intitolato Principessa Laurentina, con gli stessi personaggi di "Speciale Violante" e traduce le poesie per bambini di Sylvia Plath A letto, bambini!.

[2]  Roberto Piumini: Scrive testi per opere musicali di Sergio Liberovici, Andrea Basevi Gambarana, Pavle Merkù, Dimitri Nicolau, Mario Ruffini e altri musicisti. Insieme a Bianca Pitzorno e altri autori progetta il programma televisivo “Albero Azzurro”, per cui scrive testi per dieci anni. Progetta e conduce con Caviezel le trasmissioni radiofoniche “Radicchio” e “Il mattino di zucchero”. Nel 1990 inizia a pubblicare prosa e poesia per adulti. Traduce i sonetti di Shakespeare per Bompiani e poemi di Browning per Interlinea. Scrive soggetti per film e cartoni animati. Fa spettacoli di lettura e recitazione con musicisti e attori, per bambini e per adulti. Risiede in parte a Milano, in parte presso Buonconvento (Siena).

[3] Eros Miari. Progetta e conduce, un po’ in tutta Italia, svariate attività di promozione della lettura, presso biblioteche, scuole e librerie. Eros Miari, esperto nazionale di letteratura per l'infanzia, legge e gioca con i libri per bambini e ragazzi già da molto tempo. Per Mondadori collabora alla redazione della rivista Mondo Junior. Per biblioteche, scuole e librerie un po' in tutta Italia progetta e conduce svariate attività di promozione della lettura, tra veri e propri "campionati di lettura". Per Mondadori ha scritto "A che libro giochiamo?" Per Idest "Ridere, sorridere, leggere". E' uno dei coordinatori nazionali del progetto NATI PER LEGGERE, nonchè creatore e direttore responsabile della rivista : FuoriLeggo: la letteratura bandita".

[4] Anne Fine. (born 7 December 1947) is a British author best known for her children's books, of which she has written more than 50. She also writes for adults (six books to date - 1 April 2005). She was appointed the second Children's Laureate, in succession to Quentin Blake, holding the position from 2001 to 2003.She was born in Leicester, England, and graduated in politics from Warwick University. She currently lives in County Durham, England. She is a Fellow of the Royal Society of Literature and was awarded an OBE in 2003. She was married to the philosopher Kit Fine.Her books for older children include the award winning The Tulip Touch and Goggle-Eyes, which was adapted for television by writer Deborah Moggach for the BBC. Twentieth Century Fox filmed her satirical[1] novel Alias Madame Doubtfire as Mrs. Doubtfire, starring Robin Williams. Her books for younger children include Bill's New Frock and How to Write Really Badly. Her work has been translated into 27 languages. 

[5] Figlio d'arte, suo padre Giuseppe Moccia - meglio conosciuto come Pipolo - è stato primo sceneggiatore cinematografico, assieme a Castellano, di varie pellicole con Totò, Franco Franchi e Ciccio Ingrassia ed altri comici nostrani, e poi regista di alcuni tra i maggiori successi commerciali della commedia all'italiana a cavallo tra gli anni '70 e '80, come 'Il bisbetico domato', 'Attila flagello di Dio', 'Il ragazzo di campagna' o 'Scuola di ladri'.

[6] L'AIACE nasce in Italia nel 1962 ed è presente su tutto il territorio nazionale. La sede principale è quella di Torino. Nata nel 1968, è la realtà di punta per numero di soci e per sale che afferiscono al circuito: 15 cinema d'essai aderenti e tutte le prime visioni affiliate a Torino e 18 sale d'essai in Piemonte.

                                                          Ferdinando Cabrini 
                                         

    


                                                  

 
 

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