FOGLIO LAPIS - FEBBRAIO - 2006

 
 

Ajay Puri non ha ancora dieci anni ma è ormai una personalità di spicco nel mondo del computer e in India è considerato una celebrità– Talento decisamente precoce, a due anni leggeva già perfettamente, oggi è in grado di gestire numerosi programmi informatici – A sei anni Ajay ha incontrato Bill Gates, il suo idolo, che forse pensava a lui quando per reclutare i migliori programmatori ha lanciato un concorso, che ha singolarmente riservato proprio all’India
 

É difficile fare le cose difficili, bambini fate le cose difficili, declamava una famosa poesia di Gianni Rodari. Forse non l'avranno mai letta ma, sicuramente, si sono ispirati ai suoi versi il papà ed il nonno del piccolo indiano balzato all'onore della cronaca per  avere a soli tre anni realizzato il proprio sito internet.

Ma vediamo di conoscerlo meglio. Il bambino si chiama Ajay Puri, nasce a Hyderabad, in India, il 12 settembre 1996 ma vive a Bangkok, in Thailandia, dove papà Ravi lavora come manager del gruppo tessile Aditya Birla. Sembra che le sue capacità, decisamente superiori a quelle dei coetanei, si siano palesate precocemente: ha imparato a leggere ad un anno e mezzo, a due conosceva perfettamente l'alfabeto ed in breve tempo è stato in grado di scrivere una lettera commerciale al computer.

É a questo punto che il nonno Bishnu Narayan Puri ha pensato di avviarlo, sentito il parere del padre, verso l’acquisizione dei principali programmi informatici. I risultati non hanno tardato a manifestarsi se a soli cinque anni il piccolo Ajay è il candidato più giovane ad aver mai superato l’esame di certificazione MOUS (Microsoft Office User Specialist).

In breve tempo ha assistito ad un vero crescendo di notorietà a tal punto che in India è considerato una celebrità, un vero orgoglio nazionale, intervistato dai principali network nazionali ed internazionali, avvicinato dai colossi dell’informatica come Microsoft, Intel ed IBM, conteso dai capi di governo di mezzo mondo. Gli hanno anche affibiato l’appellativo di “Little Gates”, nei confronti del quale afferma di nutrire un’immensa ammirazione e che ha avuto l’orgoglio di conoscere personalmente il 14 novembre 2002. L’incontro è documentato nel suo sito con la lapidaria frase: “il mio sogno diventa realtà!!!!!”.

La sua sembrerebbe la storia comune a tanti bambini particolarmente dotati, ad “alto potenziale”, come si è comunemente abituati a definirli, con tutti i pregi e gli inconvenienti che esso comporta.

Visitando il suo sito www.microsoftkid.com siamo rimasti colpiti dalla tenace determinazione e dalla inconsueta lucidità che hanno accompagnato il percorso formativo del piccolo, testimoniate sia dalla scelta del dominio Microsoftkid, sembra in segno di gratitudine verso la Microsoft Thailandia che gli ha sempre fornito incoraggiamento e gli ultimi aggiornamenti dei prodotti, che dalla selezione minuziosa delle foto di tutte le persone importanti che lo hanno incontrato e, come direbbe lui, “benedetto”.

 

Non manca un elenco dei software che è in grado di gestire ed un accalorato messaggio ai bambini di tutto il mondo, invitandoli a ritenere facile l'apprendimento del computer. Per dar forza a quest'ultimo concetto afferma che l'India è uscita dal periodo in cui l'informatizzazione e la tecnologia erano ancora in fase di gestazione ed ha iniziato a dare alla luce “software kids”. Di cui Ajay, naturalmente, può rappresentare l'emblema.

Di questo sembra essersene accorto anche il gigante di Redmond che a fine anno ha indetto l'insolito concorso Code4Bill teso a reclutare i migliori programmatori indiani. L'annuncio è stato dato durante una visita ufficiale a Bangalore accompagnandolo con un ingente investimento finanziario di 1,7 miliardi di dollari per i prossimi quattro anni. Destinatari del concorso tutti i giovani programmatori che iscrivendosi online dal primo gennaio 2006 si impegnano a competere tra loro in una serie di prove volte a captarne l'ingegno e la creatività. Il contest avrà termine il prossimo marzo e solo i primi venti programmatori potranno accedere alla fase finale del concorso, da dove verrà selezionato l'eletto, destinato a lavorare nella squadra di assistenti tecnici che accompagna Gates. Ai restanti diciannove non resterà che accontentarsi di due mesi di lavoro presso il centro ricerche di Hyderabad, recentemente aperto da Microsoft.

Non è detto, a questo punto, che fra Ajay Puri e Bill Gates le strade non possano incrociarsi nuovamente, non aveva infatti il primo asserito che “le nostre storie sono molto simili, abbiamo diverse cose in comune”? Quello che ci stupisce è il poter immaginare che il talento abbia nazionalità, che ci sia un Paese più di un altro in grado di allevare talenti informatici.

Che dire? Ben vengano i bambini che fanno le cose da grandi ma, non possiamo certo condividere le scelte fanciullesche dei grandi!

 

 

                                                        Clemente Porreca

 

 


                                                  

 
 

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