FOGLIO LAPIS - FEBBRAIO 2003

 
 

Aumentano in tutta Italia le fattorie didattiche dove si insegna ai bambini delle elementari la conoscenza dell'agricoltura e dell'ambiente attraverso l'esperienza diretta in cascina, a contatto con la natura – Si tratta di restituire ai piccoli una visione del mondo alterata dall’urbanesimo - Ne parla il mensile Agriturismo, Anno II, N. 1, gennaio/febbraio 2003, in un articolo che riprendiamo per gentile concessione del direttore, Massimo Morandi, che è anche curatore del servizio

 

 

All'alba ci si sveglia col canto del gallo e dopo una bella colazione a base di latte fresco appena munto si va tutti a zappare la terra... Questa è l'immagine stereotipata del contadino che ognuno di noi si porta dietro sin dai primi anni dell'infanzia: un lavoro duro, spesso ingrato, dal quale più di una generazione ha cercato di fuggire.

Meglio andare a lavorare in fabbrica o, per i più fortunati, studiare per poi andare a svolgere la professione in città, fare carriera, denaro, acquisire potere; realizzarsi, insomma, senza doversi spezzare la schiena di fatica e rinunciando alle poche prospettive di crescita economica (almeno fino a quando non sono arrivate le sovvenzioni e gli aiuti della Comunità Europea).

Un sogno sciocco che, da qualche tempo, ha generato un altro desiderio opposto: tornare indietro! Uomini d'affari, top manager, imprenditori e tanti altri tornano, infatti, sempre più numerosi alla campagna, alle loro origini, cercando di ritrovare, finché sono in tempo, tutti quei valori persi lungo la strada. Noi stessi, giornalisti di questa rivista dedicata all'agriturismo, ci imbattiamo spesso in personaggi di questo tipo: notai, avvocati ed intellettuali, tanto per citarne alcuni, gestiscono fattorie spesso eleganti e sontuose trasformate e adattate per l'agriturismo, oppure, aziende agricole specializzate nel biologico per semplice passione, con la volontà di tornare a gustare a tavola i sapori perduti.

Un rinnovato interesse che sconfina nella passione e, non a caso, negli ultimi anni si è voluto far riscoprire anche ai più piccoli i vantaggi del vivere in campagna, e i valori della nostra tradizione contadina millenaria. Ai piccoli di oggi si desidera restituire le basi della conoscenza del mondo rurale, dell'agricoltura e dell'allevamento non più come destino avverso dal quale fuggire, ma come vita possibile da vivere. Fa riflettere, con un pizzico di tenerezza, sapere che, secondo recenti indagini, la maggioranza dei bambini italiani pensano che il pollo non sia quello che zampetta ruspante in fattoria, ma l'animale surgelato e racchiuso nel cellophan che sta dietro i banconi dei supermercati; e, ancora, che i bambini inglesi siano convinti che le arance che mangiano e spremono siano coltivate nel loro Paese e non importate dal Sud Europa. Questi dati ci fanno capire che la strada è sbagliata, che è meglio fare tutti un passo indietro e studiare formule di educazione alternative, più efficaci e, al tempo stesso, più formanti.

E così, sono diventate ben 135 le fattorie didattiche biologiche in Italia, aperte alle scolaresche elementari e medie. Il censimento è stato operato da Biobank attraverso le segnalazioni ricevute dalle stesse fattorie. Per ognuna di queste, sono state registrate le varie attività in programma: partecipazioni ai lavori didattici, percorsi guidati, laboratori e corsi per la trasformazione dei prodotti. La distribuzione delle fattorie didattiche sul territorio è sbilanciata verso Nord, dove sono presenti il 70% del totale delle aziende, il restante 30% sono divise tra il Centro e il Sud. Prima in classifica è l'Emilia Romagna con 71 fattorie didattiche, seguono la Lombardia con 10 e le Marche con 7.  Non c'è da stupirsi: è proprio nelle aree geografiche più industrializzate che si sente più forte la necessità di un ritorno alle origini.

 

L'esperienza della Lombardia

 

Per organizzare questo tipo d'attività e sostenerle con adeguati strumenti educativi, il Cipa-AT (Centro per l'Istruzione Professionale Agricola e l'Assistenza Tecnica della Lombardia), in collaborazione con la C.I.A. e l'Associazione Donne in Campo Lombardia, ha realizzato il progetto di Fondo Sociale Europeo "La Fattoria a scuola: modelli didattici di esperienze agricole nella scuola elementare".

Il progetto si integra con l'attività svolta dalla Confederazione italiana agricoltori, anche attraverso i suoi enti e associazioni nell'ambito delle iniziative del progetto "Scuola in fattoria", che ha portato alla creazione di supporti didattici destinati alle scuole elementari e alle aziende agricole che accolgono le scolaresche. Quest'iniziativa costituisce anche una concreta realizzazione del protocollo d'intesa sottoscritto fra la Confederazione e il Ministro dell'Istruzione per la promozione e la diffusione della cultura del territorio legato alle attività agricole.

 

                                     a cura di Massimo Morandi

 

(n.d.r.) Il reportage comprende una serie di schede che illustrano le coordinate e le offerte di alcune aziende agricole lombarde. Per la consultazione rinviamo alla rivista Agriturismo.

 

                                                                                                                                                                                                                     

                        

 

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