FOGLIO LAPIS - APRILE - 2016

 
 

Uno studio ha analizzato la popolazione scolastica negli Stati Uniti, confermando  che la presenza di afro-americani e ispanici nelle scuole private è nettamente inferiore alla percentuale demografica delle due comunità – Le cause: il boom di iscrizioni alle private, soprattutto al Sud, negli anni delle leggi federali per l'integrazione razziale, il minor reddito delle famiglie non bianche – Si cerca di correre ai ripari, fra molte polemiche

 

Negli anni Cinquanta e Sessanta del Novecento, quando le nuove norme federali permisero agli afro-americani di frequentare le scuole pubbliche storicamente interdette ai non-bianchi, molte famiglie preferirono, soprattutto negli stati del Sud tradizionalmente segregazionisti, iscrivere i loro figli agli istituti privati. Accettarono cioè di pagare rette relativamente elevate per evitare una commistione razziale che a differenza dai legislatori di Washington consideravano inopportuna. Mezzo secolo più tardi, nonostante la novità senza precedenti di un presidente afro-americano alla Casa Bianca, la situazione non è mutata. Secondo lo studio condotto per conto della Fondazione educativa del Sud, la presenza di alunni neri o ispanici fra i banchi delle scuole private è decisamente inferiore alla quota percentuale delle due comunità nella popolazione.

Naturalmente non si tratta, almeno esplicitamente, di discriminazione razziale. Ciò che limita la possibilità per i ragazzi afro-americani e ispanici di frequentare le costose scuole private è soprattutto il reddito delle loro famiglie, mediamente di molto inferiore a quello delle famiglie bianche. Il problema rappresenta in ogni modo un'asimmetria rispetto a quel principio di uguaglianza che è contenuto nella Dichiarazione d'indipendenza degli Stati Uniti e nella costituzione americana.  Il caso-limite è quello del Mississippi, dove i cittadini bianchi in età scolastica sono il 51 per cento, mentre la loro presenza nelle scuole private arriva all'87 per cento. La differenza in quello stato è dunque di 36 punti percentuali, mentre quella media nell'insieme dell'Unione si limita a quindici punti.

Un altro dato interessante: il 43 per cento delle scuole private americane è totalmente bianco (cioè frequentato da bianchi per oltre il 90 per cento), mentre nel sistema educativo pubblico la percentuale scende al 27 per cento, un livello più o meno corrispondente alla quota demografica. Per quanto di particolare intensità negli stati del Sud a causa delle ben note contingenze storiche, il fenomeno investe l'insieme del paese. Ed è soprattutto negli stati del Nord che se ne discute con forti connotazioni polemiche, un dibattito che come sempre chiama in causa l'impiego del denaro dei contribuenti. L'istruzione privata è infatti largamente sovvenzionata, in misura variabile, con risorse pubbliche. Per esempio attraverso un sistema di vouchers che ne permette la frequenza ai ragazzi provenienti da famiglie meno abbienti. E ora si chiede un maggiore impiego di risorse pubbliche per correggere le disparità di frequenza.

Proprio questo alimenta la polemica. Da una parte si fa notare che la scelta della scuola privata non è razzista, è semplicemente la scelta di chi va alla ricerca di un migliore rapporto docenti-alunni, dunque di una migliore qualità educativa. Dall'altra c'è chi contesta il fatto che gli istituti privati, proprio perché hanno in bilancio entrate  provenienti dalle tasche dei contribuenti, dovrebbero uniformarsi al principio base della scuola pubblica, cioè offrire a tutti le medesime opportunità di partenza. In modo che siano semplicemente l'impegno e il merito, non le condizioni di reddito della famiglia, a guidare i percorsi scolastici. Di qui un duplice fronte polemico: di chi difende la scuola privata come espressione di libertà e vuol tenerla al riparo da derive ideologiche, e di chi rifiuta che il reddito fiscale vada ad alimentare strutture educative del tutto prive di motivazioni pubbliche.

                                         l. v. 

    


                                                  

 
 

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