FOGLIO LAPIS - APRILE - 2013

 
 

In un'epoca in cui l'esercizio del potere viene spesso associato, e non certo a torto, a disinvolti comportamenti all'insegna dell'interesse personale, spicca il caso di José Mujica Cordano, presidente dell'Uruguay, meglio noto come Pepe Mujica – Per sua scelta è il capo di stato più povero del pianeta – Vive in una casa colonica e devolve in beneficenza il novanta per cento del suo appannaggio – Si cercano imitatori, avverte la Fantastica

 

"Ai miei amici cileni e argentini che

combattono in difesa della Patagonia

e della Terra del Fuoco. Alla loro -

nerosa ospitalità.

    All'equipaggio del nuovo Rainbow

Warrior, la nave bandiera di Greenpeace.

    A Radio Ventisquero di Coyhaque,

la voce del mondo alla fine del mondo".

 

Sto inventando il

nostro dio laico /

Non si chiamerà l'

Onnipotente perché

il dio dei laici non

può niente / Si

chiamerà l'

Immaginario / Avrà

mille e mille volti /

tutti quelli che ogni

fedele vorrà

fantasticare /

perché

l'Immaginario è

così: si lascia

immaginare

 

Ho immaginato PEPE MUJICA IL PRESIDENTE PIÚ POVERO DEL MONDO

Evviva José Alberto Mujica, noto col nomignolo di Pepe, classe 1935.

Di Pepe Mujica, ex ministro, ex senatore, sapevamo che dal marzo del 2010 è il presidente della Repubblica del suo Paese, l'Uruguay. Ignoravamo pe­rò quello che ci rivela un bel servizio della Bbc online (http://www.bbc.co.uk/news/world-latin-america-20334136): Pepe Mujica è considerato dai media «il presidente più povero del mondo».

Quando è stato eletto, Mujica non ha voluto trasferirsi nella residenza di Stato; ha preferito continuare a vivere in campagna, poco fuori dalla capitale Montevideo, in fondo a una strada sterrata, nella casa colonica di proprietà di sua moglie, dove i due coltivano fiori.  Panni stesi, acqua dal pozzo, un cane da guardia che zoppica da una zampa e due poliziotti fuori dal cancel­lo. Lo stipendio del primo cittadino del­l'Uruguay è di circa 9.000 euro, ma il presidente Pepe ne dà via il 90 per cen­to in beneficenza.

In tal modo guadagna più o meno quanto l'uruguaiano medio: 600 euro al mese. Nella sua dichiarazione dei redditi 2010 i suoi beni assommavano a 1.400 euro: il valore del suo maggio­lino Volkswagen, immatricolato nel 1987. «Posso sembrare un vecchio ec­centrico» dice il presidente, ex guerri­gliero Tupamaro, detenuto politico per 14 anni della sua vita, «ma la mia è una libera scelta».

Si cercano imitatori.

 

Nota

Il mondo durerà

finché l'uomo distillerà

cuore e le piante stilleranno

il verde di stellato o luce

dalle discariche che fanno paura

più che una volta gli orchi

più che due volte la bomba atomica

più che tre volte i campi di sterminio

Questo male che sta

in cielo in terra e in ogni lager

sa di tana; fa tana

come fosse un lupo o un coniglio

che dio sa come si fa a scovarlo

ma ci riusciremo. Diremo:

«Sa... tana! sei vinto».

 

                                         Filippo Nibbi

    


                                                  

 
 

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