FOGLIO LAPIS - APRILE - 2011

 
 

Ecco l’Esodo ri-attualizzato attraverso il Sahara e quel braccio di mare che lo separa da noi – E il mistero della sapienza racchiuso in alcune domande essenziali – Per esempio: ma non ci riproduciamo un po’ troppo? O ancora: dove va a finire l’universo che si espande? O infine: raggiungeremo le stelle? – Una lettera da Sharm el Sheikh, dove è sconsigliato tuffarsi in mare ma si ascoltano in compenso stranissime storie

 

            "The true desert man loves his camel more than life".

– from the Koran

"È più facile che un cammello passi per la cruna d'un ago che un ricco entri nel regno di Dio".

– dal Vangelo

– Le "10 Parole" sono per i cammelli?

RUNAWAY CAMEL takes place today, in a small village in the Sahara Desert. In northern Nigeria, near Kano, one of the world's busy international airports, the great grass heights which pasture immense herds of cattle begin to change into sandy soil and gently ease off north into the desert. While highways cross the Sahara and daily flights stop at Kano, there are still many hundreds of tiny villages in the desert, little oases where the villagers live as they have for centuries ...

Ho descritto il paradiso terrestre?

"Water boy!  Water boy! Musa!"

"No water, no water again today!" ...

Musa – a very popular name for boys in the Sahara. It comes from Moses and is pronounced "Moó-sa" ... È Mosè! Proprio 1ui: Mosè, e il Sahara è desert region extending from the Atlantic coast of Africa to the Red Sea.

Questa Fantastica è stata messa in esercizio da Mosè al seguito di tutti quei profughi neri come tizzi di carbone provenienti dalla Nigeria dal Mali e da altre regioni subsahariane, che attraversano il Sahara assetati affamati disperati, si riversano in Libia Tunisia Marocco Algeria e protendono le mani verso l'Europa.

La  peggio cosa non si può narrare.

Se non vengono fermati in mare, dove il mare è mare, al traguardo traspare Orcinus orca. Il Mediterraneo è ridotto a un acquario dove l'Orcinus orca assorbe i profughi.

Mosè venne ripescato in mare senza accento da un peschereccio di Lampedusa. Conosceva solo 10 parole e non sapeva rispondere alle domande che gli venivano rivolte.

La Royal Society, la più prestigiosa accademia del pianeta, celebrava allora i suoi 350 anni – un'età biblica – proponendo i temi del futuro. Dalla conoscenza dei numeri primi con cui si contano i profughi, scrittori e scienziati presentano a Musa gli enigmi da risolvere nei prossimi tre secoli. Le 10 domande senza risposta sono:

1. Cos'è la conoscenza?

"Capiremo mai del tutto la conoscenza? Forse no. Ora siamo costretti a usare il cervello per capire il suo funzionamento, ma spero che nel corso della mia vita ci avvicineremo ad avere un qualche sentore interno a cosa e a chi siamo veramente".

2. Che cosa c'era prima del Big Bang?

"Dichiarare semplicemente – come alcuni scienziati fanno – che prima del Big Bang non esistevano lo spazio e il tempo e che la domanda quindi non ha senso è difficile da accettare e fa pensare che la materia sia stata creata dal nulla. Ma allora, se c'era già una sorta di caos primordiale poi modellato dalla mano di Dio nell'universo, da dove ha avuto origine il caos?".

3. Come affronteremo il boom demografico mondiale?

"Possiamo parlare quanto ci pare di energie rinnovabili e agricoltura sostenibile, ma il tema davvero importante è quello della popolazione. Su questo molti ancora tacciono. Abbiamo fatto di quello alla riproduzione un diritto umano da difendere. Ma presto o tardi bisognerà intervenire. Ci sarà un momento in cui l'eccesso di popolazione renderà il pianeta invivibile".

4. Passeremo dalla produzione di massa alla produzione individuale?

"C'è una innovativa tecnologia dei laboratori scien­tifici delle università che potrebbe provocare una rivo­luzione industriale. Si chiama 3D printer. Permette di produrre un oggetto fisico direttamente dal progetto disegnato sul vostro computer. Al momento è agli inizi, ma pensate per il futuro: perché comprare un telefono se potremo disegnarlo e produrlo da soli?".

5. Esiste una sequenza nei numeri primi?  E una conseguenza?

"Per 2000 anni i matematici si sono battuti per svelare il segreto dei numeri primi. C'è una regola che ci aiuti a trovare l'intervallo tra l'uno e l'altro?".

6. Il pensiero razionale scientifico conquisterà il mondo?

"Più solare / meno nucleare: Credo che solo quando la maggior parte della popolazione capirà" ...

7. Come garantire la sopravvivenza della nostra specie?

"Questo è il contesto in cui assisteremo alle scoperte più eccitanti".

8. Riusciremo a spiegare il concetto di infinito?

"Sappiamo che l'universo è in espansione come lo tsunami che ha devastato l'11 marzo 2011 il Giappone, ma in cosa si sta espandendo? Si sta infilando in qualcos'altro o si sta avventurando nel nulla?".

9. Registreremo quel che passa per il cervello come registriamo i programmi tv?

"Vorrei poter riprovare qualcosa di significante, come innamorarmi".

10. L'umanità raggiungerà le stelle?

"I robot raggiungeranno per primi le stelle e ognuno potrà vederli nel suo computer. Poi seguiranno gli umani, sebbene ancora non sappia come si farà a tenerli in vita, se ibernandoli o cosa a causa della distanza e dei tempi richiesti".

Sono queste le dieci domande senza risposta.  E Musa, inaspettatamente, rispose: "È più facile che un cammello passi per la cruna d'un ago che un umano raggiunga le stelle".

Lo stesso giorno in cui Musa emise questa sentenza, Ruby, la nipote di Mubarak, si trovava a Sharm el Sheikh per un periodo di meritato/maritato riposo. Ecco le sue impressioni trasmesse per e-mai1 a Milano:

"Caro Papi, qui è una noia mortale. Gli egiziani sono tutti brutti, ma gentili. Ieri siamo andati a fare una gita. Ci intruppano come in una classina di seconda elementare, ci portano in un posto. Arrivano altri cinque o sei pulmini di altri alberghi, tutti nello stesso punto, a fare le stesse cose, mezz'ora qui un quarto d'ora là. Uno strazio. La nostra guida, come se non bastasse era uno psicopatico mitomane che ci ha parlato per ore di DELIRI sostenendo di essere un professore universitario di archeologia, di avere trovato lui stesso la tomba INTONSA della madre di TUTANKAMON piena di statue di oro massiccio da circa una tonnellata d'oro ognuna, perfino le ciabatte della regina erano d oro (scusa ma sti arabi non sembrano usare accenti e apostrofi per questo scrivo cosi) ma i cattivi militari gli hanno detto consegna al presidente che lui vuole vendere sottobanco 1 oro.  Lui dice no, prigione torture, allora lui ha ricoperto tutto con la sabbia e ciao.  Basta? Macche! Ci dimostra che anche nella piramide di Cheope ci sono un razzo e un disco volante PER RAGGIUNGERE LE STELLE, che la sabbia veniva usata dagli antichi suoi avi per trasformarla in oro (ale!) che nelle piramidi c e un sistema che ferma la bomba atomica (ma dai!) e la spedisce fuori dall orbita terrestre, che ci sono le prove che con un modellino di barca in papiro sono arrivati in America e c e un iscrizione che prova con scritto siamo arrivati ­in America o giu di li (ah!ah!ah!) non sapevo se ridere o piangere. Tutto cosi. Una manica di deficenti OH! AH! ma dai! Lo devo dire al mio Papi (ecco, brava, dillo al tuo Papi). E per finire dice che c e un posto qui dove se ti rompi un osso in tre ore esci aggiustato…

Caro Papi, mi sono dimenticata di dirti, nel disastro generale, la cosa piu pazzesca: non si puo ENTRARE IN MARE. Cosi siamo qui e non si puo nuotare!!!  Le piscine sono gelide, tanto che sono deserte. Ogni tanto si sente un solitario SCHIAFF! Tutti si tirano su dalle sdraio per vedere se e crollato un pezzo di tetto nell acqua o se e e un pazzo che si e tuffato. Di solito e un pazzo che si e tuffato ma devi essere svelto a vederlo perchè lui e sveltissimo a uscire, dopo due secondi l'acqua e di nuovo immobile e tutti si mettono giù rassegnati giochicchiando con la mente attorno al proprio vuoto".

Nota bene

Ebbene sì! Questa Fantastica è stata messa in esercizio adatto allo scopo; è stata adattata al fatto che l'Arabo non ha né apostrofi né accenti. In una parola, non è apostrofabile e mai sarà apostrofato!... Ma come è possibile? Ma è vero?

                                                          Filippo Nibbi

                                         

    


                                                  

 
 

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