FOGLIO LAPIS - APRILE - 2008

 
 

Secondo una ricerca condotta nelle famiglie britanniche in occasione dell’anno nazionale della lettura, c’è una precisa ragione se in materia di abitudine alla lettura le ragazze superano nettamente i loro compagni di sesso maschile – Consiste nel fatto che nel microcosmo familiare la funzione del leggere è spesso limitata alla madre – È necessario che i ragazzi vedano anche il padre impegnato nella lettura per abituarli a considerarla un esercizio non soltanto femminile

 

Ecco i risultati di due ricerche condotte in Gran Bretagna: meno della metà dei padri ha l’abitudine di leggere qualcosa ai bambini prima che s’addormentino; le ragazze superano largamente i loro coetanei di sesso maschile quanto a capacità e abitudine alla lettura. Secondo gli esperti scolastici di sua maestà fra queste due situazioni c’è uno stretto rapporto di causa-effetto. Si ritiene infatti che la scarsa propensione alla lettura che si registra fra i ragazzi dipenda almeno in parte dal fatto che sono cresciuti in un contesto familiare nel quale questo esercizio ha finito con l’acquisire una connotazione femminile.

Ma ecco le cifre dei due sondaggi. Su un campione di 2207 adulti intervistati, solo il 42 per cento dei padri ha riferito di avere l’abitudine di leggere un libro ai figli al momento di andare a dormire. Gli altri hanno confessato che la sera rientrano stanchi a casa o che si trovano sotto stress. Per questo affidano alla televisione il compito d’intrattenere i bambini prima che si corichino. Le madri che amano addormentare il figlio, magari leggendo una favola, sono il 76 per cento. Alcuni fra i padri confidano si sentirsi inadatti allo scopo, e che le mogli sono più adatte a questa funzione. Nella maggior parte delle famiglie, dunque, i ragazzi crescono con l’immagine distorta che sfogliare un libro è cosa da donne.

Di fatto, le donne se la cavano meglio dei maschi per quanto riguarda la lettura. L’anno scorso, fra gli alunni britannici che hanno terminato il ciclo primario, l’87 per cento delle bambine ha superato gli standard attitudinali, mentre fra i maschi la cifra si è attestata appena al di sopra dell’80 per cento. I ragazzi, fanno notare gli esperti, hanno bisogno di vedere figure maschili alle prese con i libri, per sentirsi motivati a loro volta. Non è necessario che si tratti di testi particolarmente sofisticati: oltre alle fiabe, vanno bene anche articoli di giornale e cronache sportive.

Secondo un’altra ricerca, tre quarti dei bambini dichiarano di essere stati incoraggiati a leggere dalla madre, soltanto la metà dice altrettanto del padre. Un quarto dei piccoli, addirittura, fa sapere che né l’uno né l’altro genitore l’ha invitato a dedicarsi alla lettura. Secondo gli esperti l’importanza della lettura serale, anche solo di pochi minuti, è enorme: è il modo migliore di ampliare le possibilità scolastiche dei figli.

 

                                                          r. f. l. 
                                         

    


                                                  

 
 

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