FOGLIO LAPIS - APRILE 2003

 
 

Che razza di lignaggio può discendere dalle nozze di una volpe e di una lampadina – Ecco un bel modo di celebrare il Carnevale: un viaggio affascinante fra le funzioni narrative di Vladimir Propp – Che sono trentuno sulla carta, ma in realtà molte di più – È infatti infinita la quantità di significati che possono assumere, se solo si mette in moto l’immaginazione – E su questo, pensate, Gianni Rodari è d’accordo con sant’Agostino

 

Fatte le debbite Propp-orzioni, quel che abbiamo combinato alle scuole elementari di Cento e una Notte, durante il Carnevale 2003, è una cosa veramente fulminigente, fulminiscente, fulmisigosa, fulmiginosa, fulminosa.  È la storia di Re Nard, che aveva sposato una lampadina con la sua volpe, perché era una volpe e gli piaceva la Luce; veramente, gli piaceva anche la Chiara; l'Alba e l'Aurora, gli piacevano, ma preferiva la Luce.  Erano nate tre principesse: una volpe luminosa, una lampadina pelosa e una lampadina furba.  La volpe luminosa la chiamò Arcobaleno, la pelosa, Chira, come "Addio Chira" con Alida Valli.  Per "Noi vivi", la lampadina furba la chiamò Ghirlandina, come la torre di Modena.  Poi mise in atto le funzioni di Propp debitamente Propp-orzionate alla sua invenzione.

La funzione di allontanamento, secondo la quale, Arcobaleno, la volpe luminosa, si vedeva solo di notte, quando i cacciatori dormono.  La funzione di divieto, secondo la quale, Chira, la lampadina pelosa, doveva depilarsi continuamente, perché era una principessa e doveva essere "liscia come il vetro", come disse una bambina della scuola elementare di Cento.  La funzione di infrazione, secondo la quale in ogni frazione di Modena, la Ghirlandina poteva essere accesa per tutti tranne che per Natale, che era lo sposo di Natalina gelosissima di lui per via della Ghirlandina… quella furbona, che portava via gli uomini alle altre! La funzione di investigazione, secondo la quale, Chira, la lampadina pelosa, era investigata perché si credeva che avesse svaligiato un negozio di pellicce.  La funzione di delazione, secondo la quale la Ghirlandina poteva dilazionare chi non faceva la spia durante le alluvioni del Po, "perché le spie ci vogliono, per sapere dove l'acqua tràppia e rompe gli argini", come dissi a quei bambini stupidissimi.  La funzione di tranello, dove si doveva evitare di parlare del portalampade quando ci si avvitavano Chira e la Ghirlandina.  Chiese un bambino: "Sarebbe per loro come essere avvitate alla sedia elettrica?"... "Proprio così", gli risposi. E restammo fermi un'intera settimana a parlare della barbarie americana, della condanna a morte comminata da quel popolo, dagli Stati Uniti d'America, non solo ai singoli individui, ma a nazioni intere. È il discorso della "guerra preventiva", che ci tenne fermi un'intera settimana, quella delle Ceneri.  La funzione di connivenza, secondo la quale il Governo Italiano è attualmente connivente con la guerra preventiva, ma "la volpe luminosa è connivente con le lucciole", dissi ai bambini.  Le funzioni di danneggiamento e di mancanza, secondo le quali Chira, la lampadina pelosa, non si raffredda mai e poi mai.  "E come si fa a svitarla dal portalampade, se scotta sempre?", chiese un bambino.  Risposi: "Infatti... Non si fulmina mai!" "... Si risparmia parecchio, con lei", disse una bambina di quinta.  La funzione di mediazione, secondo la quale una volpe luminosa, una lampadina furba e una pelosa, in media, assicurano un grande risparmio energetico, a tutto vantaggio della Fantasia.  La funzione consenso dell'eroe, secondo la quale l'eroe può "farsi la lampada" solo se sposa una lampadina furba.  La funzione partenza dell'eroe, secondo la quale, Re Nard, lasciò la Francia per andare in Palestina.  La funzione reazione dell'eroe, secondo la quale Re Nard manda Arcobaleno a fare la pace tra Israeliani e Palestinesi.  La funzione fornitura del mezzo magico, secondo la quale Arcobaleno regala a Israeliani e Palestinesi, per fare la pace, una bandiera come questa: 


La funzione trasferimento dell'eroe, secondo la quale Re Nard fu trasferito in ogni luogo della terra dove c'era pericolo di una guerra preventiva.  La funzione lotta tra eroe e antagonista, secondo la quale è meglio fare la "pace preventiva" per fare "scoppiare la pace" e mai più la guerra.  MAI PIÚ LA GUERRA, scrivemmo all’ingresso della scuola elementare di Cento e una Notte.  La funzione l'eroe marchiato, secondo la quale, Re Nard, che era una volpe, fu marchiato come un cane e fu portato fuori di Gerusalemme per essere crocifisso come Gesù Cristo.  La funzione vittoria sull'antagonista, secondo la quale Re Nard ebbe la meglio nella zuffa con un "volpino", un cagnolino troppo litigioso. Le funzioni rimozione della sciagura e di mancanza  iniziale secondo le quali Re Nard perdona il volpino.  La funzione ritorno dell'eroe, secondo la quale Re Nard, lasciando la Palestina, sale nell'aereo sbagliato, e si ritrova in Inghilterra, dove gli danno ancora una caccia spietata. "È la famosa caccia alla volpe, che andrebbe vietata", dissi. La funzione l'eroe si salva, secondo la quale Re Nard si salva appellandosi al principe Carlo. La funzione l'eroe arriva in incognito a casa, secondo la quale Re Nard si camuffa da barboncino, come fece già Ulisse tornando a Itaca.  La funzione pretese del falso eroe, secondo la quale un barbone pretendeva di diventare re d'Italia.  La funzione all'eroe è imposto un compito difficile, secondo la quale Re Nard doveva sfilare con la bandiera della Pace per le vie di Roma.  La funzione esecuzione del compito... "Infatti, lo fece... Come vedete", dissi ai bambini, riguardando per la centesima volta un filmino fatto dai genitori di uno di loro di Cento durante la manifestazione del 15 febbraio a Roma.  La funzione riconoscimento dell'eroe, dove i bambini lo riconoscono in ciascuno di quelli che sono nel corteo, e gridano: "È lui!... È lui! ... È lui!".  La funzione smascheramento del falso eroe o dell'antagonista, dove spiego ai bambini perché un Barbone non poteva e non potrà mai essere re d'Italia. La funzione trasfigurazione dell'eroe, dove un bambino dice di aver riconosciuto Re Nard nella forma di un fumetto che usciva dalla bocca della vicina di banco. La funzione punizione dell'antagonista, dove si vede che un volpino "cade sempre dalle nuvole" quando gli dicono che è un cagnolino e non una volpe.  Le funzione nozze dell'eroe, dove Re Nard di-Chiara di essere già sposato.

Conclusi: "Le funzioni di Propp, con questa, sono trentuno... Io faccio il mio trentuno e me ne vado! Queste trentuno funzioni bastano e avanzano, perché ogni parola della serie funzione o tema-fiabesco si presenta carica di significati favolosi e si presta a un gioco interminabile di variazioni".  Poi dissi ancora:  "Ricordo un'originale interpretazione di divieto: un papà, che può essere il papa, si allontana da casa vietando ai figli di gettare la bomba americana dal balcone sulla testa, ai passanti.… E dico a voi: Non attaccate la gomma americana sotto i banchi, quando sarete alle medie... Non licet... Non fatelo neanche al licite... Così si chiama il gabinetto dalle mie parti".  E si può notare come, nell'elencare le variazioni tipiche, Vladimir Propp finisca per servirsi quasi degli stessi termini con cui sant'Agostino descrive il lavoro dell'immaginazione che consiste, secondo lui, nel "disporre, moltiplicare, ridurre, estendere, ordinare, ricomporre in qualunque modo le immagini", come fa osservare acutamente Gianni Rodari nella sua Grammatica della fantasia.  E la Grammatica era una famosa attrice, Emma Grammatica.  "Gli attori più bravi, li sceglierà lei", dissi e conclusi, "nell’ONU con l’Europa".

                                                             Filippo Nibbi

                                                                                                                                         

                            

 

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